Roma, 22 lug. (AdnKronos Salute) - L'emendamento del Governo al decreto legge enti locali, all'esame del Senato, "prevede penalizzazioni economiche per i medici (dipendenti e convenzionati) che effettuino prescrizioni inappropriate per visite specialistiche ambulatoriali". Lo denuncia l'Anaao Assomed, che boccia la proposta. "A parte il fatto che non si vede chi e come stilerà il nomenclatore delle prestazioni inappropriate - afferma Costantino Troise, segretario nazionale Anaao Assomed - i cittadini sappiano che attraverso l’intimidazione dei medici si mira a un taglio delle prestazioni erogate, del valore di circa 100 milioni. Alla faccia di quanti assicurano che il sistema sanitario e il diritto alla salute dei cittadini non sono in grado di sopportare ulteriori riduzioni".
"Siamo di fronte a un nuovo strumento di controllo dei comportamenti professionali e delle strategie di difesa da parte dei cittadini del bene salute - continua Troise - figlio di una idea della sanità italiana come grande mercato in cui l’iperconsumismo, che pure c’è, è alimentato non da decisioni governative, ma da comportamenti negligenti quando non fraudolenti dei medici. Che perciò vanno 'amministrati' ed educati in quel grande campo di reclusione che sta diventando, complici anche le norme sul blocco del turnover e della mobilità volontaria, il servizio sanitario nazionale".