Roma, 1 set. (AdnKronos Salute) - Calano i ricoveri ospedalieri in Italia. Nel 20+14 sono stati 9.526.832, per un totale di 63.129.031 giornate, con una riduzione rispetto al 2013 di circa 315 mila ricoveri (-3,2%) e 1.184.000 giornate (-1,8%). E' la fotografia scattata dal Rapporto annuale sull'attività di ricovero ospedaliero (Dati Sdo 2014) del ministero della Salute. La degenza media per acuti si mantiene pressoché costante da diversi anni intorno al valore di 6,8 giorni, mentre per le degenza medie per riabilitazione e per lungodegenza si osserva un decremento a partire dal 2009. Buone notizie per l'appropiatezza dell'assistenza ospedaliera: secondo il report si conferma infatti il miglioramento nell'erogazione di queste prestazioni.
"Complessivamente si osserva una significativa deospedalizzazione - precisa il ministero - con un miglioramento dell'appropriatezza organizzativa e dell'efficienza nell'uso delle risorse ospedaliere".
La principale causa di ricorso all'ospedalizzazione in regime ordinario, pur non costituendo una condizione patologica - evidenzia il rapporto - è rappresentata dal parto. Escludendo il parto, le principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie cardiovascolari e respiratorie e a interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori. Per quanto riguarda l'attività in regime diurno, la principale causa di ricovero è la somministrazione di chemioterapia con 1.529.370 giornate (-2,3% rispetto al 2013).
Nel 2014 la degenza media per riabilitazione in regime ordinario è stata pari a 26,3 giorni, in leggero aumento rispetto all'anno precedente (25,7 giorni), mentre la degenza media per l'attività di lungodegenza è stata di 27,7 giorni, sostanzialmente invariata rispetto al 2013 (27,6).
Sempre rispetto al 2013, il numero complessivo di ricoveri ordinari per acuti si riduce da 6.634.977 a 6.486.438 (-2,2%), con una corrispondente diminuzione delle giornate di ricovero da 44.802.526 a 44.089.980 (-1,6%); il numero di ricoveri in regime diurno effettuati si riduce da 2.345.258 a 2.194.241 (-6,4%), per una corrispondente diminuzione di giornate da 6.497.781 a 6.033.527 (-7,1%).
Si conferma dunque il miglioramento dell'appropriatezza nell'erogazione dell'assistenza ospedaliera: 43 dei 108 Drg (il sistema di classificazione dei pazienti dimessi dagli ospedali per acuti) a rischio inappropriatezza presentano un aumento della quota di regime diurno rispetto all'anno precedente. "E' interessante notare che dei restanti 65 Drg - sottolinea il ministero - ulteriori 58, pur presentando una quota di regime diurno inferiore rispetto al 2013, sono caratterizzati da una consistente riduzione del volume di ricoveri ordinari. In media la riduzione è pari a -6,3%, con punte che arrivano al -36%". Inoltre, il numero totale di ricoveri si riduce in 103 su 108 Drg a rischio inappropriatezza.