Roma, 26 ago. (AdnKronos Salute) - L'allergia alle onde elettromagnetiche è un handicap. Almeno in Francia dove il tribunale per i contenziosi per invalidità ha riconosciuto il diritto alla pensione per una donna di 39 anni affetta da sindrome da ipersensibilità elettromagnetica, una patologia controversa su cui non ci sono prove scientifiche definitive, e che identifica come causa di una serie di sintomi le emissioni di antenne, cellulari, wi-fi.
Il tribunale, riferisce l'associazione (Robin des Toits, Robin dei tetti) che si batte da tempo per il riconoscimento della sindrome, ha dato ragione alla donna che aveva fatto ricorso contro il rifiuto della sua richiesta di pensione d'invalidità. Riconoscendo un deficit funzionale dell'85% alla donna, ex documentarista e drammaturga, che oggi vive isolata sulle montagne dei Pirenei, senza elettricità. La donna potrà contare su un contributo di 800 euro al mese per 3 anni, eventualmente rinnovabile.
La decisione del tribunale francese è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni che chiedono attenzione ala patologia. Nel 2005 l'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto che l'elettosensibilità è caratterizzata da diversi sintomi non specifici, differenti da una persona all'altra, ma che non esistono basi scientifiche che permettono di legare i sintomi all'esposizione ai campi elettromagnetici.