Roma, 21 gen. (AdnKronos Salute) - Polemiche sull'aumento nella vendita degli ansiolitici in Francia, nella regione parigina, dopo gli attentati terroristici che hanno sconvolto la città. Il presidente dell'Ordine nazionale dei farmacisti, Isabelle Adenot, in un tweet ha infatti smentito con decisione le notizie di stampa circolate la scorsa settimana, basate sui dati forniti dall'azienda Celtipharm che aveva registrato un aumento delle vendite, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di oltre il 18% tra il 9 e il 13 gennaio. Una percentuale basata sui dati forniti in tempo reale da 4800 farmacie.
L'Ordine dei farmacisti ha invece fatto ricorso ai dati del 'Dossier farmaceutico', basato sulle rilevazioni del 99% delle farmacie ed elaborati tenendo conto di diverse variabili. Il risultato è che i dati di vendita tra il 5 e il 14 gennaio non si discostano da quelli dello scorso anno. Per la presidente dell'Ordine parlare di aumento di consumi suggerisce un'idea sbagliata del farmaco, visto come risposta ad ogni tipo di problema. E Adenot ricorda che all'inizio dell'anno, in ogni caso, è fisiologico un maggiore consumo di ansiolitici.
L'azienda, invece, difende i suoi dati, e sottolinea che i numeri dei farmacisti si riferiscono a pazienti iscritti al sistema sanitario, che danno l'assenso per il trattamento dei dati e che utilizzino una prescrizione medica. Tre condizioni che potrebbero spiegare la differenza dei dati secondo Celtipharm, ma che non convincono i farmacisti.