Roma, 27 gen. (AdnKronos Salute) - Il Carnevale in Brasile è alla porte e sono tanti gli italiani con le valigie pronte. Ma c'è da fare i conti con la diffusione del virus Zika in Sud America, particolarmente attivo nel Paese che ospiterà tra pochi mesi anche le Olimpiadi. La malattia trasmessa dalle zanzare infette "è auto-limitante, non crea grandi problemi perché è una forma simil-influenzale. Ma devo sconsigliare a chi è incinta di partire per il Brasile". Lo spiega all'Adnkronos Salute Luigi Toma, infettivologo ed esperto di malattie tropicali dell'Ire-S.Gallicano di Roma.
"Il rischio maggiore possono correrlo infatti le donne in gravidanza - precisa Toma - perché il virus sembra collegato allo sviluppo di microcefalie nel feto. L'Oms ha pubblicato un report in cui si evidenziava il boom altissimo di casi in Brasile, circa 500 bambini nati con microcefalia, dopo il primo paziente colpito dal virus Zika".
"Sono dati epidemiologici forti ed evidenti e, pur non essendoci ancora la certezza sul legame causa-effetto tra la puntura della zanzara vettore del virus e le gravi malformazioni dei feti, si deve essere molto attenti e prendere tutte le precauzioni del caso. Anche - ricorda l'infettivologo - pensare di essere al sicuro se si soggiorna nelle grandi metropoli del Brasile è sbagliato, la zanzara 'Aedes Aegypty', che porta il virus Zika, è endemica in quel Paese. Quindi non si è al sicuro".
E l'Italia? "Per ora, a parte i 4 casi registrati lo scorso anno di connazionali tornarti da località in cui era presente il virus Zika, la zanzara 'Aedes Aegypty' non c'è nel nostro Paese. Però è presente un insetto della stessa famiglia che trasmette la chikungunya. E infatti nel territorio di Ferrara in passato si sono registrati casi di questa malattia".
"E' chiaro - conclude Toma - che non possiamo escludere la possibilità che la zanzara 'Aedes Aegypty' possa arrivare anche da noi".