Salute

Sanità: donatori sangue, ancora troppo pochi i giovani

All’Iss il report 2105, nel 2020 - 4,5%

Roma, 16 lug (AdnKronos Salute) - Sono oltre 1.700.000 i donatori di sangue italiani e il loro contributo al nostro sistema sanitario è fondamentale perché consente di garantire, su tutto il territorio nazionale, le terapie trasfusionali. Oggi la maggioranza dei donatori ha tra i 30 ed i 55 anni, una componente destinata a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni stando alle proiezioni demografiche. La percentuale di giovani sul numero totale di donatori, nel 2015, si attesta al 31,67% (13,9% 18-25 anni, 18,28% 26-35 anni) è ancora troppo bassa. Se si considerano i dati sull’invecchiamento della popolazione, infatti, tra il 2009 e il 2020, la riduzione dei donatori è stimata nel 4,5%.

Sono alcuni dati del Report 2015 diffusi oggi all’Istituto superiore di Sanità, durante la giornata d’incontro "La vitale cultura del dono e il sistema sanitario in Italia" organizzata dal Centro nazionale sangue in collaborazione con le associazioni e Federazioni dei volontari italiani del sangue, Avis, Croce Rossa, Fidas, Fratres, in occasione delle iniziative per la Giornata mondiale del donatore di sangue, che si è celebra ogni anno il 14 giugno.

Dunque "è necessario agire con consapevolezza di fronte a questa prospettiva per assicurare il ricambio generazionale", afferma Vincenzo Saturni, coordinatore protempore Civis (Coordinamento interassociativo volontari italiani sangue). "Tutti gli attori del sistema sangue - continua - devono lavorare in sinergia in considerazione dalla rapida trasformazione demografica e sociale che è in atto nel nostro Paese. Una cultura del dono si esprime anche attraverso una attenta capacità di programmazione nazionale e locale delle attività di raccolta". Nel 2015, indica il Report, in Italia sono stati prodotti 2.572.567 unità di globuli rossi, 276.410 di piastrine e 3.030.725 di plasma. Sono stati trasfusi 8.510 emocomponenti al giorno e curati 635.690 pazienti (1.741 al giorno).

"L’83% dei donatori italiani dona in maniera periodica, non occasionale - spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro nazionale sangue - Questa fidelizzazione è fondamentale per via del legame molto stretto che esiste tra donazione volontaria, consapevole e non remunerata e qualità del sangue in termini di sicurezza. Grazie ai donatori l’Italia è un Paese autosufficiente già da diversi anni e normalmente esiste una situazione di bilancio positivo tra numero di unità di sangue ed emocomponenti donate e fabbisogno a livello locale".

"Nel periodo estivo - continua il direttore del Cns - alcune Regioni possono trovarsi in situazioni di carenza ma il sistema è strutturato in modo tale da garantire la copertura dei bisogni trasfusionali attraverso lo scambio interregionale. E' importante sottolineare che il sangue è una risorsa biologica limitata e, nel rispetto dei donatori, è necessaria una forte attenzione non solo agli aspetti produttivi ma anche all’appropriatezza dei consumi e alla gestione delle scorte".

Due giovani donatori , Agar Agalliu e Elia Carlos Vazquez, di origine, rispettivamente, albanese e argentina, hanno raccontano la propria esperienza. "Credo sia fondamentale che sia i nuovi italiani che gli immigrati donino sangue - dice Vasquez - perché hanno un’età media di circa 30 anni e sono in crescita demografica. Sappiamo che non esiste alcuna distinzione di cittadinanza ma, al contrario, il sangue è uguale per tutti. I gruppi sanguigni però sono distribuiti in maniera differente nelle diverse etnie e popolazioni, dunque è importante sensibilizzare verso la donazione tutti i membri appartenenti a una comunità. Il gesto della donazione è un primo strumento che aiuta a riflettere, aumentare la propria consapevolezza, costruire amicizie e collaborazioni. Tutto questo facilita l’integrazione sociale".

16 giugno 2016 ADNKronos
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Gli eccessi della Rivoluzione francese raccontati attraverso la tragedia delle sue vittime più illustri, Luigi XVI e Maria Antonietta. La cattura, la prigionia, i processi e l’esecuzione della coppia reale sotto la lama del più famoso boia di Parigi. E ancora: come si studiava, e si insegnava, nelle scuole del Cinquecento; l’ipotesi di delitto politico dietro la morte di Pablo Neruda, pochi giorni dopo il golpe di Pinochet; l’aeroporto di Tempelhof, a Berlino, quando era palcoscenico della propaganda nazista.

ABBONATI A 29,90€

Perché il denaro ci piace tanto? Gli studi spiegano che accende il nostro cervello proprio come farebbe gustare un pasticcino o innamorarsi. E ancora: la terapia genica che punta a guarire cardiopatie congenite o ereditarie; come i vigili del fuoco affinano le loro tecniche per combatte gli incendi; i trucchi della scienza per concentrarsi e studiare meglio; si studiano i neutrini nel ghiaccio per capire meglio la nostra galassia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us