Roma, 3 nov. (AdnKronos Salute) - L'Associazione Coscioni parteciperà domani, insieme al Comitato 16 novembre, a un presidio, davanti al ministero dell’Economia e finanze (Mef), contro i tagli al fondo per la non autosufficienza. Lo riferisce una nota firmata da Filomena Gallo, segretario dell’associazione; Sabrina Di Giulio e Gustavo Fraticelli, vice-segretari, e Mina Welby, copresidente dell'associazione Luca Coscioni.
"Domani la Fish e la Fand - spiega la nota - avranno sul tema un incontro con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti".
"Nella logica dell’adesione - continua la nota - apprezziamo la convocazione da parte del ministro, ma per testimoniare la nostra presenza, secondo il motto della nostra associazione 'dal corpo del malato al cuore della politica', ci vediamo costretti a rimanere fuori dal Palazzo, insieme al Comitato 16 novembre: rifiutiamo l’azione compromissoria e, perciò, di mercimonio politico sull’esigibilità dei diritti fondamentali delle persone disabili".
"Il Fondo - sottolinea l'associazione - è l'unico sostegno per migliaia di persone colpite da gravi disabilità e per i loro familiari, che spesso sono costretti a rinunciare al lavoro per poter assistere i loro cari oppure a ricorrere a un aiuto esterno economicamente gravoso, talvolta insostenibile. Far mancare questo aiuto, già di per sé insufficiente, vuol dire condannare i malati a vivere negli istituti o nei reparti di rianimazione degli ospedali con notevoli costi per lo Stato".
Le conseguenze, secondo i vertici dell'Associazione, "sarebbero devastanti per i malati che trovano nel calore affettivo del loro ambiente familiare l’energia necessaria per combattere la malattia e per vivere. Se le politiche sanitarie degli ultimi anni, per garantire ai pazienti una qualità di vita migliore e per diminuire le spese statali, si stanno orientando ad una domiciliazione delle cure anche per pazienti gravi, non comprendiamo la mancanza di un Piano socio-assistenziale nazionale e i continui tagli di bilancio in questo settore. Non comprendiamo come lo Stato possa trasgredire il dettato costituzionale che all’articolo 32 tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo", dice l'associazione sottolineando la speranza "che il ministro del Lavoro Poletti apra una strada totalmente diversa da quella dei suoi predecessori e finalmente garantisca assistenza e le condizioni per una vita indipendente ai migliaia di malati".