Milano, 30 set. (AdnKronos Salute) - "I nostri amministratori non pensino di 'far cassa' sulla testa di milioni di cittadini con diabete, tagliando strutture diabetologiche e presidi terapeutici. Ne pagheremmo le conseguenze tutti". E' il monito di Egidio Archero, presidente nazionale dell'Associazione italiana diabetici (Fand), in vista della 31esima Giornata nazionale Fand in programma il 4 ottobre. Nelle piazze delle principali città italiane saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione su una patologia pandemica in crescita costante.
Gli italiani con diabete superano i 3,2 milioni (il 5,4% della popolazione), secondo i dati Istat 2014. E ai malati diagnositicati vanno aggiunti quelli che non sanno di esserlo, stimati in circa 1 milione. "Il diabete è in forte crescita, sia quello infanto-giovanile sia quello degli adulti. Ormai riguarda quasi una famiglia italiana su 6", avverte Archero. "Per far conoscere ai cittadini questa malattia, ma anche e soprattutto sensibilizzarli alla prevenzione, possibile per il diabete di tipo 2, Fand organizza ogni anno a San Francesco una giornata dedicata a promuovere le attività delle oltre 100 associazioni di persone con diabete, attive in tutta Italia, aderenti alla nostra organizzazione".
Da screening gratuiti per misurare glicemia, pressione e indice di massa corporea con personale medico, a percorsi informativi ed educativi dedicati al mondo del diabete, a camminate e manifestazioni culturali. Numerosi gli eventi annunciati dalla Fand per domenica prossima. Abbinata alla Giornata c'è anche 'Un sor…riso per il diabete': sacchetti di riso da 1 chilo saranno distribuiti per raccogliere offerte a favore delle associazioni locali per la tutela delle persone con diabete. Quest'anno, inoltre, in occasione della Giornata nazionale Fand saranno annunciati i vincitori del 'Premio Fand 2015': terza edizione del riconoscimento istituito per premiare con un contributo economico le associazioni di volontariato delle persone con diabete che abbiano sviluppato iniziative di informazione, sensibilizzazione e prevenzione nelle diverse regioni italiane.
"L'idea della Giornata del diabete fu del nostro fondatore Roberto Lombardi - ricorda Archero - che nel 1985 si proponeva di far parlare di diabete nelle piazze, per far conoscere una malattia poco nota e sensibilizzare le Istituzioni. Dopo più 30 anni lo scopo dell'iniziativa non è cambiato. In questo trentennio, Fand è stata protagonista: ha promosso la promulgazione della legge 115 del 1987 che tutela le persone con diabete; al fianco delle società scientifiche e delle altre componenti del mondo del diabete, ha contribuito al riconoscimento dell'esenzione dal ticket per gli esami e i presidi per il diabete; ha partecipato attivamente al percorso che ha dato vita, nel 2013, al Piano nazionale per la malattia diabetica, che delinea strumenti e iniziative volti a favorire prevenzione, assistenza e cura della malattia".
"Ciononostante - riflette il numero uno dell'associazione pazienti - dobbiamo notare purtroppo, da un paio d'anni a questa parte, una pericolosa inversione di tendenza da parte di alcuni amministratori che, in ossequio alla cosiddetta spending rewiew, pensano di far cassa sulla testa di milioni di cittadini con diabete, adottando misure come sollecitare a utilizzare un tipo di farmaco rispetto a un altro, o imporre a tutte le persone con diabete un singolo dispositivo per l'automisurazione della glicemia. In altri casi, cercano di ridimensionare o ridurre la strutture diabetologiche regionali e di bloccare il turnover del personale sanitario".
"Non si rendono conto - ammonisce Archero - che forse riusciranno a risolvere un problema di cassa nell'immediato, ma lasceranno ai cittadini una pesante eredità, in termini di peggioramento della salute per i cittadini con diabete e aumento esponenziale dei costi per la comunità nell'immediato futuro per far fronte alle complicanze della malattia, causa di aumento di ricoveri e accessi al pronto soccorso".