Roma, 1 mar. (AdnKronos Salute) - "La fruibilità del diritto alla salute da parte dei cittadini non sembra uniforme sul territorio nazionale, potendo risultare più onerosa in relazione al luogo di residenza". E' quanto osserva la Corte dei Conti in base ai dati dei rendiconto delle Regioni che segnalano anche una crescita, seppur contenuta, della spesa sanitaria su quella corrente complessiva (il 75,5% nel 2014, contro il 74,1% del 2013), anche se diminuiscono i pagamenti (-3,1 miliardi rispetto al 2013). In termini di contabilità nazionale, la spesa sanitaria cresce nel 2014 dello 0,9% (+984 milioni). Si tratta del primo, contenuto, incremento di spesa nel corso del quinquennio 2010/2014.
La spesa farmaceutica conferma le tendenze consolidatesi a partire dal 2010. Grazie all'ulteriore incremento delle compartecipazioni versate dagli assistiti (+4,45 % rispetto al 2013, +64 milioni in valore assoluto), è in diminuzione la spesa convenzionata netta (-2,99%), mentre sono in sensibile crescita quella ospedaliera (+8,36%) e la distribuzione diretta (+7,73%).
Prosegue il trend in diminuzione dei debiti verso i fornitori (pari a 23 miliardi, -21,7% rispetto al 2013), e si riduce anche il disavanzo economico complessivo delle gestioni sanitarie (-1,2 miliardi rispetto a -1,9 miliardi del 2013).