Roma, 29 ott. (AdnKronos Salute) - Un tavolo tecnico per discutere di tariffe, altrimenti 2.500 laboratori d'analisi accreditati saranno costretti a chiudere. "La situazione è sempre più critica, i dannosi effetti che il decreto Balduzzi sta avendo su numerosi laboratori di analisi ne mette a rischio la sopravvivenza: parliamo di 24 mila biologi che operano tra pubblico e privato ". E' l'appello lanciato da Ermanno Calcatelli, presidente dell'Ordine nazionale dei biologi.
"Stiamo lavorando in queste giornate per sensibilizzare i ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico - aggiunge - su questo problema che rischia di aprire uno stato di crisi per il settore. Abbiamo fiducia che nelle prossime settimane ci sarà un incontro per programmare un percorso condiviso che ci porti poi al tavolo".
Con il taglio del 40% delle tariffe, previsto dal decreto Balduzzi (legge 189 del 2012) "i laboratori privati accreditati sono condannati. Sopravviveranno solo quelli che fanno 500 mila prestazioni l'anno, ma la maggior parte non supera le 70-80 mila prestazioni in media. Frutto anche dell'aggregazione forzata prevista in molte Regione ", precisa Calcatelli.
"E' impossibile mantenere un livello di qualità elevata nel fare analisi e test con tariffe troppo basse - avverte il presidente dell'Onb - poi non ci si deve stupire se sul web ci sono offerte scontate per la diagnostica o altri esami, ma chi ci garantisce la qualità dei reagenti, magari 'made in China', con prezzi così stracciati?".
Secondo Calcatelli, "la crisi di questo settore si ripercuote su tutti. I dati del X Rapporto sanità dell'Università Tor Vergata di Roma presentato oggi, che indicano come l'Italia per la sanità spende molto meno degli altri Paesi europei, sono la dimostrazione - conclude - che serve un passo diverso per far tornare questo Paese e chi, come i laboratori d'analisi, è determinante per garantire le prestazioni sanitarie sul territorio, a primeggiare".