Roma, 20 set. (AdnKronos Salute) - Nell'arco di un ventennio una famiglia italiana su 4 avrà un parente malato di Alzheimer. Un dato allarmante di cui si è discusso oggi a Roma, durante la presentazione dell'intesa Airalzh-Coop al ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. In Italia si calcola che una persona malata di demenza costi circa 22 mila euro l'anno per famiglia, e recenti studi rilevano che nel 50% dei casi uno dei famigliari è costretto a lasciare il lavoro prima del tempo per assistere un congiunto malato.
L'Alzheimer e le altre forme di demenza affliggono nel nostro Paese oltre un milione e 200 mila persone, e sono state indicate dall'Organizzazione mondiale della sanità come l'emergenza socio-sanitaria del XXI secolo. Si calcola che nel 2030 il numero di persone affette da patologie neurodegenerative supererà il milione e 600 mila, fino a passare i 2 milioni nel 2050.
La stragrande maggioranza dei pazienti con Alzheimer sono over 65. Si stima che l'incidenza raddoppi ogni 5 anni, mentre dagli 85 anni il pericolo sfiora il 50%. Il fatto che l'età rappresenti il fattore di rischio pone l'Italia, seconda per aspettativa di vita solo al Giappone, tra i Paesi più esposti all'allarme.