Salute

Sanità: al pronto soccorso pediatrico troppe visite inutili, ecco come evitarle

I consigli Simeup per sapere quando è giusto rivolgersi a servizi di emergenza

Roma, 7 mag. (AdnKronos Salute) - Ogni anno circa 5 milioni di bambini vengono visitati nei Pronto soccorso italiani. Solo nel 10% dei casi si tratta di codici gialli e rossi, ovvero quelli che identificano i casi di reale emergenza e urgenza, mente i codici verdi (le urgenze considerate minori) rappresentano invece il 60-70% degli accessi. "Tra questi ultimi circa la metà può essere considerato un accesso appropriato per la necessità di escludere gravi complicanze e/o evoluzioni della malattia, mentre la restante metà di questi accessi è inappropriato e può creare disservizi che possono ostacolare l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno", spiega Antonio Urbino, presidente della Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica (Simeup).

Se è vero che tutti sanno cos’è un pronto soccorso, Simeup ricorda anche ciò che non è un pronto soccorso, per scoraggiarne un utilizzo improprio . "Innanzitutto non va confuso con un ambulatorio pediatrico - spiega Urbino - e non sostituisce il pediatra di famiglia che sarebbe bene consultare, se possibile e almeno telefonicamente, prima di recarsi in pronto soccorso. Non è nemmeno un ambulatorio poli-specialistico infatti le visite specialistiche urgenti richieste dal medico curante vanno comunque prenotate al Centro unico prenotazioni (Cup) e di norma non hanno luogo in pronto soccorso, che non è la struttura preposta per approfondire aspetti clinici non urgenti o cronici".

"E non serve neppure a ottenere la compilazione di ricette e/o di certificati o l’esecuzione di prestazioni che potrebbero essere erogate presso servizi ambulatoriali". Quindi il pronto soccorso non va usato per questioni di comodità, per abitudine o per evitare il pagamento di un ticket. Dalla Simeup arrivano anche alcuni suggerimenti utili in situazioni frequenti che possono invece richiedere una visita in pronto soccorso. Per esempio in caso di febbre nel lattante con età inferiore a tre mesi se non è stato possibile farlo visitare al curante. Nei bambini più grandi se la febbre è elevata, persistente, risponde poco alla terapia antipiretica e si associa a stato di sofferenza e condizioni generali compromesse. O infine se in presenza di febbre il bambino presenta crisi convulsive soprattutto se di età inferiore ad un anno.

In caso di vomito, invece, è utile rivolgersi al pronto soccorso se: il bambino ha bisogno di cure urgenti, se presenta vomito ripetuto e non riesce ad assumere liquidi soprattutto se di età inferiore a 1 anno; se presenta altri sintomi che possono portare alla disidratazione come la febbre e numerose scariche di diarrea; se oltre al vomito presenta: secchezza della cute e della mucosa orale, occhi cerchiati, mancanza di lacrime, ridotta emissione di urine; se vomita e non evacua da 24 ore soprattutto se di età inferiore a 1 anno: se il vomito è francamente ematico o di colore verde scuro o simile al caffè

Nel caso di diarrea, invece, il pronto soccorso è la scelta giusta se: presenta diarrea ripetuta e non riesce ad assumere liquidi (vomito) soprattutto se di età inferiore a 1 anno; se presenta diarrea da oltre 24 ore con più di 5-6 scariche al giorno e non assume liquidi oppure presenta segni di disidratazione; diarrea francamente ematica o la sola emissione di sangue tipo 'gelatina'.

In presenza di dolore addominale : se non evacua da oltre 24 ore, presenta vomito, febbricola e se il dolore viene localizzato nelle regioni inferiori destra dell’addome (regione appendicolare); se presentano dolore addominale nelle ore successive ad un trauma della regione interessata.

Dopo un trauma cranico il pronto soccorso è consigliabile: se il bambino ha perso conoscenza al momento dell’impatto (trauma cranico commotivo), o presenta vomito, qualche ora dopo il trauma, con tendenza all’addormentamento, con pianto inconsolabile, strabismo, difficoltà alla deambulazione, cefalea. In caso di mal di testa il piccolo va portato in ospedale se c'è febbre e/o da vomito e non regredisce con la somministrazione di comuni antifebbrili e/o antidolorifici. E infine i bambini, soprattutto se di età inferiore all’anno, con difficoltà respiratoria vanno tutti portati con urgenza in pronto soccorso se non è nota la causa e non si dispone di prescrizioni del proprio medico (per esempio asma conosciuta)

7 maggio 2015 ADNKronos
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