Roma, 20 ott. (AdnKronos Salute) - Basilicata esempio per l'Italia nell'assistenza odontoiatrica pubblica e privata, secondo l'Associazione italiana odontoiatri (Aio) che plaude all'approvazione della proposta di legge a firma di Luigi Bradascio, istitutiva del Servizio di odontoiatria per paziente critico e dei Pronto soccorso dentistici nelle aziende sanitarie della regione.
I servizi di odontoiatria nelle Asl potentina e materana e all'ospedale San Carlo di Potenza - spiga l'Aio in una nota - offriranno cure a pazienti con compromissione della salute mentale, con disabilità fisiche e motorie o turbe della mobilità, con disturbi dell'apprendimento, nonché a fobici, bambini non collaboranti, anziani con patologie invalidanti, persone con patologie cardiovascolari respiratorie o metaboliche o sistemiche tali da rendere rischioso il trattamento proposto altri contesti o pazienti oncologici trattati con difosfonati. In parallelo, negli ospedali regionali e nei distretti delle aziende sanitarie di Potenza e Matera nasce il Pronto soccorso odontoiatrico.
Entrambi i servizi sono garantiti con specialisti ambulatoriali convenzionati con l'Asl. Il servizio è accessibile previo pagamento del ticket tranne le categorie esenti per reddito e per patologia cronica. "Dopo 4 anni di lavoro intenso è stato premiato il gruppo costituito dalla nostra commissione Albo da Associazione italiana odontoiatri, dagli specialisti ambulatoriali delle Asl e da Andi», afferma il presidente Cao Potenza Maurizio Capuano.
Anche per quanto riguarda il privato, il presidente Capuano ricorda inoltre come da luglio sia in vigore in Basilicata sul tema odontoiatria un'importante legge, la 11, che - unica in tutta Italia, come ha riconosciuto il Libro bianco Eurispes sulle autorizzazioni in odontoiatria presentato una settimana fa a Roma - disciplina il sistema autorizzativo negli studi dentistici creando due canali, uno controllato a monte dalla Regione e dalle Asl per le strutture complesse (centri odontoiatrici, poliambulatori pubblici, franchising) e uno più snello, imperniato sull'autocertificazione, per le strutture odontoiatriche composte da un solo titolare.
"La legge fissa requisiti minimi, con il combinato dei due provvedimenti abbiamo in pratica livellato verso l'alto l’offerta odontoiatrica rendendola più accessibile. Al convegno Aio Eurispes si è detto che la nostra legge potrebbe essere un esempio per un regolamento nazionale sulle autorizzazioni che manca da quando è uscita la Riforma Bindi, anche perché per prima la Basilicata vieta di intestate studi a figure non in possesso dei titoli per esercitare l'odontoiatria. Io replico: aspettiamo la messa su strada e penso che qualche riscontro positivo in tal senso presto arriverà", conclude Capuano.