Roma, 24 nov. (AdnKronos Salute) - Sono la burocrazia, gli esami inutili e il malaffare a strozzare il Servizio sanitario nazionale e bruciare risorse e fondi pubblici che potrebbero invece essere destinati all'assistenza e cura dei pazienti. L'82% dei medici ha avuto esperienza diretta di queste situazioni di spreco in sanità. E' il quadro che emerge dall'indagine promossa dall'Adnkronos Salute, a settembre-ottobre, fra i medici e i farmacisti iscritti a Doctor's Life (canale 440 di Sky).
Alle 5 domande che riguardavano gli sprechi in sanità hanno risposto 1.849 soggetti, il 95% medici (1.757) di cui 74% uomini. Le Regioni più rappresentative sono state la Lombardia (226), la Campania (205), la Sicilia (160) e la Puglia (116).
Nella classifica degli sprechi in corsia - secondo gli intervistati - figurano gli esami inutili (34,21%), la burocrazia (26,97%), il malaffare (23,64%), la poca preparazione dei manager (15,18%). Mentre sulle misure per contrastare gli sprechi, il campione intervistato si divide: secondo il 48,6% dei medici interpellati, le iniziative come la spending review e i costi standard possono "contribuire a contrastare il fenomeno". Visione opposta per il 33,8% che sottolinea come "non servono", il 17,5% è invece indeciso e ha risposto con un "non so".