Roma, 23 gen. (AdnKronos Salute) - Sempre meno baby mamme in Italia e sempre più partorienti over 40, che rispetto al 2010 sono state 5.000 in più. In tre anni, invece, è diminuito del 17% il numero in sala parto delle giovanissime italiane. In generale, poi, nel 2013 sono nati in Italia 514.308 bambini, -19.878 rispetto all'anno precedente. E' questo il quadro tracciato oggi dalla Sigo in un incontro con i giornalisti per la presentazione del 90° congresso della Società scientifica dal titolo Nutrizione, stili di vita e salute della donna che si terrà a ottobre a Milano in occasione di Expo 2015.
Per quanto riguarda le giovanissime nel 2013 ben 8.085 ragazze con meno di 19 anni hanno partorito negli ospedali del nostro Paese. Erano 9.817 nel 2010. "E’ un grande successo per l’intera collettività che testimonia la sempre maggiore consapevolezza e responsabilità degli adolescenti", dice Paolo Scollo presidente nazionale della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo).
"I ginecologi italiani sono da anni impegnati in progetti dedicati alla sessualità e alla contraccezione consapevole, come Scegli Tu. Accogliamo con grande soddisfazione questo dato ma resta ancora molta strada da percorrere". In Italia, infatti, prosegue Scollo "ci sono ancora forti differenze tra i vari territori. Solo in alcune zone l’uso dei contraccettivi raggiunge i livelli europei. E oltre il 60% delle giovanissime madri italiane viene da Regioni del Mezzogiorno".
"Rinnoviamo il nostro appello alle istituzioni - prosegue- affinché sia approvata al più presto una legge che renda obbligatoria l’educazione sessuale in tutte le scuole del nostro Paese". Sul fronte opposto "negli ultimi anni abbiamo assistito all’aumento del 12% delle madri ultra 40enni - sottolinea Mauro Busacca vice presidente Sigo - Nel 2010 erano 34.770 mentre adesso sono 39.835 e rappresentano oltre l’8% di tutte le partorienti italiane. Mettere al mondo un figlio in età avanzata, "dal punto di vista medico e scientifico, non presenta particolari problemi. E’ una tendenza ormai consolidata e noi ginecologi siamo in grado di gestire anche questo tipo di gravidanze"".