Roma, 12 ago. (AdnKronos Salute) - Viaggio esotico e ritocco estetico tutto compreso, per interventi di chirurgia plastica low cost. Un trend quello 'turismo del bisturi' che continua ad attrarre gli italiani. Anche gli uomini che, per il trapianto di capelli, hanno una meta preferita: la Turchia. Un Paese che in generale - dopo gli attentati in Tunisia, una delle località tra le più organizzate per il turismo della chirurgia plastica - è ormai diventato un'alternativa, seppure un pò meno economica, per chi sceglie di farsi operare all'estero dal chirurgo plastico.
"Dopo la rivoluzione in Tunisia abbiamo subito un calo di circa il 50% per le richieste dei clienti italiani nei primi due, tre mesi. Poi si è avuta una leggera ripresa. E così è stato anche dopo gli attentati. Oggi dall'Italia abbiamo una media di 15 clienti al mese. In passato contavamo una media di 25 clienti. In ogni caso ogni anno accogliamo tra le 800 e le mille persone. Parliamo di clienti, non di interventi, perché spesso chi viene ne fa più di uno nella stessa seduta operatoria", spiega all'Adnkronos Salute Houssem Gannouchi, titolare di 'Chirurgia e vacanze', l'agenzia con sede in Italia, che organizza dal 2004 interventi e spostamenti verso Tunisia e ora verso la Turchia.
"Abbiamo deciso di offrire una meta alternativa ai nostri clienti italiani dopo l'attentato del Bardo - aggiunge - considerando soprattutto la reazione iniziale degli italiani. I francesi - che sono i nostri maggiori utenti, sia perché la Tunisia è francofona sia perché i chirurghi sono di formazione francese - hanno avuto una reazione più positiva, continuano a essere circa 33 al mese. Per loro sembra prevalere l'idea del 'tutto deve proseguire'".
A rivolgersi all'agenzia di Gannouchi sono soprattutto donne, tra i 30 e i 65 anni. Gli interventi più richiesti sono quelli delle neomamme che vogliono eliminare inestetismi lasciati dalla gravidanza, facendo più interventi in una sola seduta operatoria. Con risparmi notevoli rispetto ai costi italiani. Gli uomini "ci chiedono soprattutto autotrapianto di capelli e blefarolastica", dice Gannouchi.
La prenotazione, tiene a sottolineare, "viene fatta solo sul 'pacchetto turistico', perché l'intervento si conferma solo dopo la visita del medico in loco e dopo che il cliente ha visitato la struttura. Se tutto è di suo gradimento accetta, altrimenti rinuncia". E una volta operati e tornati in patria, i nostri connazionali possono essere seguiti, a pagamento, da medici italiani a Roma, Caserta, Napoli, Venezia, Firenze e Torino. "Ma sono pochi quelli che scelgono questa opzione. Quasi tutti si fanno seguire con la telemedicina, in teleconferenza, gratuitamente dai medici che li hanno operati", aggiunge il titolare dell'agenzia.
I prezzi dell'intervento in Tunisia possono essere più bassi anche del 60%. "Per una mastoplastica additiva si va dai 2.300 euro ai 2500 euro contro i costi che in Italia vanno dai 4 mila, per i chirurghi meno affermati, agli ottomila euro. "La Turchia, dove il costo della vita è più elevato, è più cara. Si va dai 3.800 euro ai 4.600 euro", aggiunge Gannouchi. Per questo la Tunisia resta comunque una meta 'attrattiva' per il buon rapporto qualità-prezzo e per la vicinanza. "Dopo pochi mesi dagli attentati le prenotazioni ricominciano. La Turchia è comunque un'alternativa che possiamo offrire. Ed è sicuramente la più gettonata per il trapianto di capelli senza cicatrice. Per un intervento con 2.000 - 3.500 innesti con la tecnica fue (senza cicatrice) il costo è di circa 2.500 euro. In Italia si spende il doppio come minimo", conclude.