Roma, 24 set. (AdnKronos Salute) - Un rapporto simbiotico, quello fra i giovanissimi e la tecnologia, che rischia di incidere anche sulle abitudini a tavola. Si è conclusa oggi la serie di incontri promossi dal ministero della Salute a Spazio scuola di Expo 2015 con l'Ordine degli psicologi del Lazio sui temi dei corretti stili di vita, alimentazione e l'uso di tv, smartphone e tablet. Proprio per far luce sul comportamento dei ragazzi italiani, la Direzione generale per l'igiene la sicurezza degli alimenti e della nutrizione del ministero della Salute ha avviato, in collaborazione con l'Ordine degli psicologi del Lazio, il progetto 'Nuove tecnologie e stili alimentari'.
L'obiettivo, spiegano dal dicastero, è quello di individuare e analizzare, attraverso un'indagine in alcune scuole del Lazio, le possibili correlazioni tra l'uso delle nuove tecnologie e il comportamento alimentare nella popolazione adolescente (11-15 anni), in particolare: le motivazioni degli adolescenti nell'utilizzo delle nuove tecnologie e la qualità della socializzazione; gli atteggiamenti dei genitori nei confronti dell'utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei figli; il tempo trascorso dai ragazzi nel loro utilizzo. Quindi gli esperti intendono valutare "come i comportamenti a rischio possono essere moderati o corretti in modo efficace".
Il progetto, spiegano i promotori, nasce dal presupposto che le nuove tecnologie hanno portato una serie di cambiamenti radicali sia a livello sociale (globalizzazione, comunicazione, trasporti), che a livello individuale (relazioni sociali, istruzione, eccetera). La diffusione dei telefonini, inoltre, è sempre più capillare - il 56% della popolazione italiana ha uno smartphone, secondo dati Audiweb 2014 - e il loro utilizzo inizia fin dalla pre-adolescenza.
"L'utilizzo di smartphone, tablet, videogiochi portatili sembra aver invaso anche la cucina, al punto tale da condizionare il pranzo o la cena di famiglia". Secondo un recente studio dell'Università del Minnesota. pubblicato sul 'Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics', ci sarebbe una stretta correlazione tra l'utilizzo compulsivo dei cellulari da parte dei giovani e le loro cattive abitudini alimentari. L'indagine cercherà di fare il punto su quanto accade in Italia.