Milano, 6 ago. (AdnKronos Salute) - - Basta una riunione di lavoro più tesa del solito, o avere a che fare con un cliente difficile, perché il cervello subisca uno stress in grado di sabotare le normali capacità di autocontrollo. E il risultato più immediato è che per consolarsi ci si sfoga sul cibo, cedendo alle tentazioni della gola anche quando di norma si è salutisti convinti. Lo suggeriscono i risultati di un esperimento pubblicato su 'Neuron', condotto da un team dell'università svizzera di Zurigo, guidato da Silvia Maier del Laboratory for Social and Neural Systems Research.
Tutti i partecipanti allo studio sono stati selezionati fra persone inclini a seguire stili di vita sani, proprio per permettere agli autori di valutare gli effetti dello stress nel mandare in tilt il self-control che scatta nei 'virtuosi' di fronte alla scelta fra un cibo gustoso ma poco salutare, e uno meno saporito ma più innocuo.
Un gruppo di 29 partecipanti è stato messo davanti a queste 2 opzioni dopo essere stato sottoposto a uno stimolo stressante utilizzato nelle analisi sperimentali (immergere le mani per 3 minuti in acqua ghiacciata), mentre altri 22 hanno affrontato la scelta senza aver subito input stressanti. Gli studiosi hanno così osservato che le persone del primo gruppo tendevano a scegliere lo snack più goloso, con buona pace dei propositi salutisti.
Non solo: l'effetto-stress risultava visibile anche nel cervello, a livello di amigdala, nucleo striato, corteccia dorsolaterale e prefrontale ventromediale. E soltanto alcuni cambiamenti osservati a livello cerebrale erano associati al cortisolo, considerato l'ormone dello stress.
Secondo gli scienziati elvetici, dall'esperimento si può concludere che anche stress lievi possono influenzare negativamente l'autocontrollo. "Questo è importante - commenta l'autore senior Todd Hare - perché questo tipo di stress è assai più comune rispetto a un evento estremo, e quindi potrebbe impattare più spesso e su un numero maggiore di persone". Il prossimo passo sarà cercare di capire se esistono fattori in grado di proteggere i circuiti cerebrali del self-control dai piccoli, grandi stress della vita quotidiana.