Roma, 19 feb. (AdnKronos Salute) - Controllate continuamente il telefonino, 'smanettando' tra messaggi, posta e chat? Attenzione, perché potreste essere depressi. Il monito arriva dagli scienziati della Baylor University in Texas. Secondo gli studiosi le persone che controllano senza sosta il proprio smartphone sono più inclini agli sbalzi di umore e più a rischio depressione. Dai risultati dello studio, infatti, è emerso che la dipendenza del cellulare è collegata all'instabilità emotiva.
"Controllare la posta elettronica, scrivere post su Facebook o Twitter, navigare sul web a volte è un tentativo per distogliere la propria attenzione, i propri pensieri da qualcosa che ci sta preoccupando incessantemente e da cui tentiamo di liberarci. Ma questo conforto sarà solo momentaneo. Perché poi lo stato d'animo vero ritorna, come pure la necessità di scappare nuovamente e di rifugiarsi nella tecnologia per pensare ad altro", conferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), commentando la ricerca.
Secondo gli studiosi, infatti, la 'dipendenza dal telefonino' può essere un tentativo di coprire o difendersi da uno stato d'animo negativo. I ricercatori hanno osservato i comportamenti di 346 uomini e donne di età compresa tra 19 a 24 anni. Hanno valutato le personalità e il livello di dipendenza da cellulare dei volontari, analizzando le risposte a un questionario dettagliato. Lo studio ha anche messo in risalto che le persone più timide e introverse sono meno a rischio dipendenza dalla tecnologia, in questo caso dal cellulare.
Chi guarda continuamente il telefono, e quindi ne fa un uso compulsivo, non ha la capacità di concentrarsi e attraverso l'uso del cellulare si maschera uno stato d'animo. "Oggi siamo tutti sull'orlo di una 'cellular addiction' che può diventare cronica senza che ce ne accorgiamo - spiega l'esperta - Il cellulare copre le nostre ansie e quando per qualsiasi motivo viene a mancare, perché il telefonino è scarico, per problemi di rete o quant'altro, queste riaffiorano violentemente creandoci un malessere che se non individuato e affrontato può tramutarsi negli anni in Dap: disturbo da attacco di panico".
Secondo Vinciguerra "il telefonino può essere considerato un po' per tutti, anche per le persone apparentemente normali, come una sorta di psicofarmaco che copre le ansie, le paure, le gelosie. E ci fa costruire tutto un mondo, che può essere però lontano dalla realtà".