Roma, 24 mar. (AdnKronos Salute) - L'esercizio fisico, nelle persone anziane, è associato a un tasso più lento di declino della capacità intellettive, tipiche dell'invecchiamento. Chi infatti, pur essendo in là con gli anni, effettua costante movimento (da moderato a intenso) può contare su un cervello fino a 10 anni più giovane rispetto a chi non fa sport. Lo rivela uno studio basato pubblicato on line su 'Neurology', la rivista medica della American Academy of Neurology.
"Il numero di persone di età superiore ai 65 anni negli Stati Uniti è in aumento, il che significa che l'onere sulla salute pubblica dei problemi cognitivi probabilmente crescerà", sottolinea l'autore Clinton Wright dell'Università di Miami, in Florida. "Il nostro studio ha mostrato che le persone anziane che fanno regolare esercizio fisico possono giovare di un effetto protettivo, contribuendo a mantenere la proprie capacità cognitive più a lungo".
I ricercatori hanno esaminato i dati di 876 persone iscritte al Northern Manhattan Study, cui era stato chiesto quanto tempo e quante volte si fossero esercitate durante le due settimane precedenti. Dopo una media di 7 anni, i pazienti sono stati sottoposti a test di memoria e capacità di pensiero e a una risonanza magnetica del cervello, e lo stesso è avvenuto 5 anni dopo.
Ebbene, il 90% del gruppo ha riferito di fare esercizio fisico leggero o nessun esercizio. Il restante 10% ha riferito di fare movimento fisico da moderato a intenso. E in effetti i ricercatori hanno rilevato che fra il primo e il secondo gruppo si potevano rilevare differenze riconducibili a quelle che ci sono fra i cervelli di persone con 10 anni di differenza. "L'attività fisica aiuta a ridurre il carico di deterioramento cognitivo, costa poco e non interferisce con le terapia farmacologiche che spesso gli anziani devono seguire", ricordano gli esperti.