Milano, 16 ott. (AdnKronos Salute) - Il filo interdentale non sempre è un buon alleato dell'igiene orale. Deve essere usato bene, altrimenti rischia di danneggiare le gengive e si limita a spostare i resti alimentari invece di rimuoverli. A lanciare l'allarme è Robin Seymour, dentista e professore emerito di Dental Sciences alla Newcastle University. Per l'esperto - riporta il 'Daily Mail' - solo se si passa correttamente il nastro di nylon si ottengono i risultati sperati. Per farlo, però, serve un'abilità particolare, soprattutto quando si agisce nella parte posteriore della bocca.
Per quanto i dentisti insistano, solo il 17% degli adulti inglesi usa il filo interdentale regolarmente, cioè almeno 3-4 volte la settimana. Per Seymour sono 3 i rischi che si corrono con un utilizzo scorretto: si sposta la placca senza rimuoverla dalla bocca; si sfrega il filo avanti e indietro sui denti, danneggiando le gengive, e infine nella maggior parte dei casi manca una frequenza adeguata. Per questi motivi lo specialista consiglia soluzioni alternative, più semplici e altrettanto valide, ma con meno rischi.
"Credo che il miglior approccio sia sfregare molto scrupolosamente i denti, magari con uno spazzolino elettrico e sciacquare la bocca con un colluttorio non alcolico. E' stato infatti dimostrato che quest'ultimo ha effetti positivi anche sulla pulizia degli spazi tra i denti", sostiene Seymour. Affinché sia efficace, occorrono piccoli accorgimenti come per esempio usare la lingua per spingere il liquido tra i denti, ma ha il grande vantaggio di essere più semplice da utilizzare del filo interdentale. Sul tipo di prodotto da scegliere, Seymour suggerisce di preferire quelli senza alcol, sostanza "che non comporta alcun beneficio e aumenta il rischio di cancro orale".