Roma, 20 set. (AdnKronos Salute) - Preoccupa la diffusione tra gli studenti europei già a 15-16 anni delle nuove sostanze psicoattive (Nps) o smart drug, e il consumo di sostanze illecite. In diminuzione, invece, quello di alcol e di tabacco. E in Italia la cannabis è lo 'sballo' più diffuso fra i giovanissimi. Sono solo alcuni dei risultati pubblicati nell'ultimo rapporto del progetto Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), su 35 Paesi europei e 96.043 studenti che nel 2015 hanno partecipato all'indagine.
E in Italia? La cannabis vanta una percentuale ben più alta rispetto al resto d'Europa (27% contro il 16%) e in netto aumento rispetto al 2011 (21%). Ad averla provata negli ultimi 30 giorni è il 15% degli adolescenti italiani, secondi solo ai coetanei francesi (17%). Il 5% dei nostri studenti, inoltre, riferisce di aver provato Nps almeno una volta nell'ultimo anno, attestandosi al sesto posto su 35 Paesi. La rilevazione, condotta in Italia dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), è stata presentata oggi. "Lo studio si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti: assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe, utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d'azzardo", spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e principal investigator italiano del progetto.
Ebbene, la percentuale di fumatori quotidiani fra gli adolescenti europei è diminuita dal 21% al 12% (con un punto percentuale in più tra i maschi, un divario di genere che si è ridotto negli anni) e il 46% degli intervistati ha riferito di aver fumato almeno una volta nella vita. In Italia ad aver sperimentato l'uso di tabacco è il 58% degli studenti, mentre nel 1995 la percentuale si attestava intorno al 64. Il 37% però ha fumato nell'ultimo mese, una diffusione più elevata rispetto alla media dei coetanei europei e stabile nel tempo. L'uso di alcol fra i giovanissimi rimane su livelli elevati, ma con tendenze positive dal 1995.
Tra gli adolescenti europei il consumo una tantum è diminuito dall'89% all'80% e l'uso corrente dal 56% al 48%, con una marcata diminuzione dopo il picco registrato nel 2003. La percentuale di 'binge drinking' (5 o più bevute in una singola occasione) si attesta agli stessi livelli di 20 anni prima, tuttavia è diminuita tra il 2011 e il 2015 (per i ragazzi dal 44% al 37%; per le ragazze dal 38% al 33%). Oltre tre quarti degli intervistati (78%) dichiarano di reperire facilmente alcolici. In Italia ad aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita è l'84% degli studenti, percentuale in diminuzione sia rispetto al piccolo del 2007 (90%), sia rispetto al 1995 (88%).
Il consumo corrente interessa invece il 57%, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003 (63%).
Quanto alle sostanze illecite, in media il 18% degli studenti riferisce di averne assunto una almeno una volta, ma le percentuali tra i Paesi variano notevolmente, dal 6% al 37%. Dopo la generale tendenza al rialzo tra il 1995 e il 2003, la diffusione del consumo di droghe è sostanzialmente stabile, rimanendo tuttavia su livelli molto elevati, con 10 Paesi che superano il 25%, tra cui l'Italia (28%). La sostanza più diffusa è la cannabis. Tre studenti europei su 10 considerano la cannabis facilmente disponibile, più di altre droghe illecite: ecstasy (12%), cocaina (11%), amfetamine (9%), metamfetamine (7%) e crack (8%). Il 4% degli studenti (dall'1% al 10%) ha sperimentato le nuove sostanze psicoattive almeno una volta, mentre il 3% (dall'1% all'8%) ne ha riferito un uso recente (almeno una volta nell'ultimo anno).
"In media, le Nps sembrano oramai più diffuse di altre sostanze come amfetamine, ecstasy, cocaina o Lsd. Questo evidenzia la necessità di approfondire il monitoraggio delle nuove droghe che vengono quotidianamente immesse sul mercato", osserva Molinaro. "Sono disponibili sia in forma pura che in preparati e non sono inserite nella lista delle droghe controllate dalle Nazioni Unite, ma pongono rischi per la salute pubblica comparabili a quelle delle sostanze illegali già note. Esistono vari gruppi di nuove sostanze, tra le quali le più diffuse sono: cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, fenetilamine, ketamina e analoghi, piperazine. Tuttavia, il numero e la composizione delle Nps sono in continua evoluzione".