Roma, 22 gen. (AdnKronos Salute) - Negli ultimi 50 anni i bambini con problemi alla vista, spesso ribattezzati dai compagni 'quattrocchi' perché costretti a portare gli occhiali fin da piccoli, sono raddoppiati. Oggi la miopia, secondo lo studio dell'Ulster University (Gb) pubblicato su 'PlosOne', in Gran Bretagna colpisce il 16,4% dei bambini mentre nel 1960 si fermava al 7,2%. I ricercatori hanno ricordato anche come avere un genitore miope aumenti di tre volte la probabilità che la prole possa avere questo disturbo delle vista, che non permette di mettere bene a fuoco gli oggetti lontani. Se poi sono entrambi i genitori a portare gli occhiali il rischio è sette volte più alto.
Lo studio ha raccolto i dati di oltre mille ragazzini con un'età superiore ai sei anni, ed è la più grande ricerca di questo genere realizzata nel Regno Unito. Di solito il difetto visivo si manifesta tra i sei e 13 anni.
Il punto su cui insistono i ricercatori è la prevenzione. "Questi risultati - sottolinea Kathryn Saunders, autrice dell'indagine - ci danno un quadro chiaro di come gli occhi dei bambini si stanno sviluppando. I dati emersi ci permetteranno di migliorare l'aspetto della comunicazione e dell'informazione ai genitori per aiutarli a proteggere la vista dei loro figli. Ad esempio fare un test o una visita dall'optometrista o insegnare loro i fattori di rischio specifici per la salute degli occhi. Un intervento precoce - conclude - può aiutare a rallentare la diffusione della miopia tra i più giovani".