Roma, 18 dic. (AdnKronos Salute/Ats) - Il bisfenolo A (Bpa), una delle componenti fondamentali delle plastiche usate nella produzione di biberon, bottiglie, piatti, rivestimenti di barattoli e lattine di alluminio, ma anche scontrini, non rappresenta un rischio per la salute visto il basso livello di esposizione dei consumatori a questa sostanza. E' la conclusione di un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale svizzero su richiesta del Parlamento. La Confederazione elvetica continuerà dunque a distanziarsi da quanto deciso dall'Unione europea, che dal 1 giugno 2011 ha vietato i biberon che contengono Bpa.
In Svizzera la Coop non usa più da circa un anno scontrini di cassa contenenti bisfenolo A. Sospettato di rischi per la salute fin dagli anni '30, il bisfenolo A è accusato di alterare il corretto sviluppo cerebrale dei bambini, ma anche di causare malattie dello sviluppo sessuale e sterilità nei maschi. Per il Consiglio federale, che cita la valutazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) pubblicata in gennaio, "la quantità assunta quotidianamente attraverso alimenti e oggetti è troppo esigua per provocare conseguenze".
Le analisi dell'Efsa non hanno infatti rilevato conseguenze sull'apparato riproduttore, sul sistema immunitario, sul metabolismo, sul sistema cardiovascolare, sul sistema nervoso né sul rischio di cancro. In dosi elevate, può tuttavia avere effetti negativi sul fegato e sui reni. La quantità quotidiana di bisfenolo A assunta dai consumatori svizzeri è comunque "ampiamente al di sotto del limite fissato nella legislazione svizzera".