Milano, 23 ott. (AdnKronos Salute) - Concepire un figlio a Natale è una garanzia in più della sua buona salute. Lo afferma uno studio americano dell'Università dell'Indiana, che è stato presentato al meeting annuale dell'American Society for Reproductive Medicine appena conclusosi a Baltimora. Il gruppo di ricerca ha monitorato 270 mila donne incinte tra il 2004 e il 2009, trovando differenze nelle percentuali dei nati sani nei diversi periodi dell'anno. In caso di concepimento 'sotto il vischio', sopravviverebbero infatti 3 bambini in più ogni 200 gravidanze.
Paul Winchester dell'Indiana University, spiega: "Abbiamo osservato significative differenze stagionali nella riproduzione. San Valentino è uno dei momenti con meno probabilità di concepire un bambino, mentre Natale sembra un momento molto positivo". Gli esperti - riporta il 'Mirror' che ha ripreso il lavoro - hanno poi suggerito di evitare il mese di giugno, che farebbe registrare alti tassi di neonati prematuri, anche se le ragioni non sono ancora del tutto chiare. Gli scienziati ipotizzano che gli alti livelli di pesticidi spruzzati sui campi durante l'estate possano avere un ruolo. "Se si vuole evitare un difetto di nascita o un parto prematuro, allora forse vale la pena evitare giugno. Altri studi hanno dimostrato una più alta incidenza di spina bifida e picchi di mortalità infantile nei bimbi concepiti in questo periodo", aggiunge Winchester.
I bimbi nati in autunno - quindi concepiti 'sotto l'albero' - sono più robusti grazie alla luce degli ultimi mesi della gravidanza, che favorisce la produzione di vitamina D, necessaria per la buona salute delle ossa e con un effetto protettivo nei confronti di alcune malattie. Un'altra ipotesi è invece che i tassi di successo possano seguire antichi modelli evolutivi che incoraggiano i bambini a nascere quando i tempi sono favorevoli, come durante il raccolto.