Roma, 10 nov. (AdnKronos Salute) - Più rischi per la salute per chi comincia a fumare cannabis prima dei 15 anni. L'adolescenza rappresenta infatti un momento molto delicato dello sviluppo celebrale e qualsiasi alterazione può avere conseguenze sul lungo termine. Sono le indicazioni di una ricerca condotta da Didier Jutras-Aswad, psichiatra dell'università di Montréal che ha analizzato i dati di 120 studi scientifici dedicati agli effetti della cannabis sul cervello dei ragazzi. Un lavoro legato anche alla particolare situazione del Canada, Paese in cui si registra un consumo di questa droga tra gli adolescenti fra più elevati al mondo.
"L'adolescenza - spiega lo psichiatra a Radio Canada - è davvero un periodo critico sul piano cerebrale". Si tratta di un momento in cui si sviluppa e si 'raffina' la comunicazione tra le diverse zone del cervello, alterazioni del normale sviluppo possono quindi lasciare il segno. I dati non permettono di stabilire un legame certo tra disturbi mentali e psicosi ma può comunque rappresentare un fattore scatenante di una patologia latente, e in questo senso tra gli adolescenti che consumano regolarmente cannabis il rischio di psicosi si moltiplica per quattro.
Non tutti gli adolescenti, però, sono uguali rispetto alla dipendenza. In Canada il 50% dei ragazzi che finiscono le scuole superiori confessa di aver fumato cannabis, ma di questi l'80% smette dopo l'adolescenza.