Roma, 24 ago. (AdnKronos Salute) - Se l'inquinamento rende più cattivo il polline di ambrosia, questi sono i giorni del picco di fastidi per gli allergici italiani. "I problemi sono iniziati un po' prima del solito, intorno al 20 luglio, complice il gran caldo, quando a Roma abbiamo avuto i primi casi e anche a Milano si sono avvertiti i fastidi. Il picco per gli allergici all'ambrosia è in corso e durerà fino alla fine di agosto, mentre dopo il 30 settembre la situazione dovrebbe migliorare". Lo spiega all'AdnKronos Salute Alessandro Fiocchi, responsabile dell'Allergologia all'ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha studiato per anni l'allergia all'ambrosia.
Problemi respiratori, congiuntivite, rinite e asma sono fra i disturbi scatenati dall'allergia a questa pianta. Un po' di sollievo dovrebbe arrivare complice il maltempo: la pioggia 'attutisce' i fastidi. Quanto al numero degli allergici, "paese che vai, percentuale che trovi. A Busto Arsizio (Varese) il 10% della popolazione è allergica all'ambrosia, mentre a Roma abbiamo scoperto, grazie a un recente studio, che il 2-3% degli allergici ai pollini lo è all'ambrosia. Il che corrisponde circa allo 0,5% dei bambini", conclude.