Roma, 4 feb. (AdnKronos Salute) - La paura della pillola, e in più in generale dei moderni metodi contraccettivi, causa ogni anno 15 milioni di gravidanze indesiderate in tutto il mondo. Circa il 20% delle donne "sottovaluta enormemente il rischio di rimanere incinta". Il 40% evita "la contraccezione perché si preoccupa degli effetti collaterali e delle implicazioni per la salute di metodi come la pillola, la spirale e i preservativi". La fotografia dei dati - riporta il 'Daily Mail' - emerge da uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità.
I ricercatori hanno analizzato i dati provenienti da 35 Paesi (e su 12.874 donne tra i 15 e 49 anni): "Quasi il 90% di queste gravidanze indesiderate potrebbe essere facilmente evitata", sottolinea lo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'. I ricercatori dell'Oms si sono poi concentrati su quante gravidanze non programmate erano attribuibili a 'vecchi' e a 'moderni' metodi di contraccezione: la pillola, i preservativi maschili e femminili, la spirale, la sterilizzazione e i contraccettivi iniettabili. Chi pratica uno dei metodi 'tradizionali', ad esempio il coito interrotto, lontano dal periodo di ovulazione ha una probabilità 2,7 volte superiore di rimanere incinta. Mentre se non si usa nessuna 'barriera' c'è una probabilità 14,5 volte più alta.
Secondo l'autore della studio, Howard Sobel, "questo studio ha molte implicazioni. Ad esempio, tra le scuse avanzate da chi non usa nessuna precauzione c'è quello 'per motivi di salute'. Gli operatori sanitari hanno quindi un ruolo importante nel rassicurare ed educare le loro assistiti su questo argomento. Potremmo evitare - aggiunge - la stragrande maggioranza delle gravidanze se si riuscisse a sfatare i miti e le idee sbagliate sui rischi dei moderni metodi contraccettivi e - conclude - diffondere l'uso di dispositivi di lungo periodo, come gli impianti intrauterini".