Roma, 13 ott. (AdnKronos Salute) - Altro che Natale, con la frenetica corsa a regali e cibi. Sono ottobre e novembre i mesi più stressanti dell'anno, per il 50% degli italiani intervistati per un'indagine di Groupon. Fra gli oltre 2.000 utenti coinvolti, il 43,5% si sente sempre stanco, dorme poco e mangia in maniera sregolata. Dicembre invece mette ko solo il 12% dei connazionali, preceduto dalla primavera, con la difficoltà del cambio stagione (23%), e dall’estate (15%), soprattutto luglio, quando si lavora con il caldo e molti sono già in vacanza.
Alla domanda sul livello di stress, in una scala da 1 a 5, quasi il 40% degli intervistati ha risposto 5, dichiarandosi al massimo della pressione. Il 21% degli intervistati invece si sente come Brad Pitt, lasciato dalla moglie, attaccato e giudicato da tutto il mondo (stress a livello 4). Solo il 5% si sente stressato a livello 1.
A creare ansia è, per il 36%, il fatto di avere troppe cose da fare e non aver abbastanza tempo per farle, seguito dalla necessità di correre ogni giorno tra famiglia, lavoro, casa (17,5%) e dall’affrontare problemi di natura economica (14,3%). Anche essere sempre connessi causa stress: per oltre il 63% la tecnologia non aiuta, rendendoci reperibili sempre e ovunque.
Gli italiani sanno come combattere lo stress? Secondo l’analisi di Groupon, la maggior parte (più del 40%) si sente in grado di affrontare le tensioni, cercando di definire le priorità e occupandosi delle cose più importanti, quasi il 14% crede di saperlo gestire bene, senza perdere mai il sorriso. Ma il 23% tende a sentirsi sopraffatto dall’ansia.
Le armi migliori contro lo stress sono l’amore e l’affetto della famiglia e degli amici, per il 37% degli intervistati, seguiti dal prendersi un po’ di tempo per se per farsi belli, rilassarsi, fare sport (29.5%). Del resto, la parola relax richiama alla mente l’immagine di una spa (29%) o di un massaggio (quasi il 24%), e di un viaggio (23%), gli antistress preferiti. Ad assolvere questa funzione sono anche i partner che, secondo l'indagine, risultano i bersagli più sotto tiro nei momenti di ansia: anche involontariamente, sono considerati la valvola di sfogo per più del 52% degli intervistati. Ma c'è anche un 20% che si sfoga con chiunque capiti a tiro.