Roma, 19 feb. (AdnKronos Salute) - In tutta Europa i bambini sono bersagliati da pubblicità di cibi e bevande ad alto contenuto energetico, ricchi di grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri o sale. Lo sottolinea il braccio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui "nonostante i progressi compiuti in alcuni Paesi, l'azione di governo per limitare questo marketing rimane inferiore a quella ottimale". Questo anche perché "non è semplice identificare alimenti la cui pubblicità dovrebbe essere limitata in televisione, internet, sui cartelloni o altri canali. Un primo passo", afferma l'Oms "è stabilire i criteri che identificano questi alimenti e bevande".
Per questo l'Ufficio regionale per l'Europa ha sviluppato un modello di profilo nutrizionale, che i Paesi possono utilizzare per classificare gli alimenti in base alla loro composizione nutrizionale. "I responsabili politici saranno in grado di adattare e utilizzare questo strumento per stabilire se un prodotto alimentare non dovrebbe essere pubblicizzato per i bambini", sostiene l'organizzazione.
Uno sguardo all'elenco lascia prevedere che modello di profilo nutrizionale proposto dall'Oms Europa farà discutere: tra i prodotti 'da bollino rosso' ci sono caramelle, barrette al cioccolato, burro di arachidi, pasticcini, biscotti creme spalmabili al cacao, vari snack salati, energy drink, succhi di frutta e molti altri. Via libera invece a carne, pesce, verdura e frutta, mentre per altri alimenti a fare la differenza sono i contenuti nutrizionali.
"Data l'attuale epidemia di obesità infantile in tutta Europa, non vi è alcuna giustificazione per il marketing di prodotti che hanno poco valore nutritivo e contribuiscono alla cattiva alimentazione. Lo strumento che stiamo offrendo ai Paesi, che possono adattare e usare, punta a proteggere i bambini dagli effetti nocivi della commercializzazione di cibi ad alto contenuto energetico, ricchi di grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri e sale", spiega Gauden Galea, direttore della Divisione malattie non trasmissibili presso l'Ufficio Regionale per l'Europa.
A preoccupare gli esperti sono i dati su sovrappeso e obesità tra i bambini. In particolare, il sovrappeso colpisce fino al 27% dei 13enni e il 33% dei bambini di 11 anni. E sono "robuste", ricorda l'Oms, le prove di un legame tra "l'esposizione al marketing alimentare, la cattiva alimentazione e l'obesità nei bambini".