Pozzilli, 15 set. (AdnKronos Salute) - L' Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) il 28, 29 e 30 settembre partecipa per la terza volta alla Notte europea dei ricercatori, per offrire a tutti una visione globale del cammino della ricerca scientifica, tra la meraviglia e le applicazioni pratiche. Il dialogo sarà il protagonista delle tre giornate dedicate alla scienza e all’incontro con i giovani e i cittadini. Scienziati impegnati a parlare, ascoltare, rispondere a domande e spiegare il proprio lavoro.
Strumenti, tecniche, idee nuove, questo è il fulcro degli incontri con i ricercatori e delle visite nei laboratori. Senza dimenticare quei concetti di base della ricerca scientifica che, da Galileo in poi, hanno disegnato il mondo in cui viviamo. "Scienza non solo come tecnica e risultati, ma come visione globale di una società che punta alla verità e al dialogo senza pregiudizi. Una sfida quanto mai attuale per il mondo moderno", si spiega in una nota dell'Irccs.
Come tradizione, la Notte dei ricercatori spazierà anche verso il cielo, con telescopi a disposizione del pubblico. L’astronomia, un campo apparentemente così lontano dalla medicina, parla la stessa lingua della scienza, e parla di scoperte, di idee sbagliate, di ripensamenti e di successi. La manifestazione è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi al centro servizi del Neuromed. Presenti Mario Pietracupa, presidente della fondazione Neuromed, Edoardo Romoli, direttore sanitario Neuromed, Emilia Belfiore, responsabile ufficio ricerca e sviluppo Neuromed.
Ad approfondire le attività e il percorso scientifico ideato per l'edizione 2016 due ricercatrici dell'Istituto di Pozzilli: Milena Cannella e Francesca Biagioni.
Gli incontri di mercoledì 28 e giovedì 29 vedranno protagonisti gli studenti. Un piccolo passo dalle aule di scuola al laboratorio. Un aiuto verso la comprensione di come nasce un’idea scientifica, come la si mette alla prova, come diventa verità condivisa. Tutto ciò che avviene prima che quell’idea possa finire su un libro. Venerdì 30, invece, Neuromed aprirà le sue porte a tutti i cittadini, a partire dal pomeriggio. Anche qui, protagonisti i ricercatori e il loro incontro con la gente. Infine, nella stessa giornata i rappresentanti degli I.R.C.C.S. italiani impegnati nelle neuroscienze affronteranno temi strategici per disegnare il futuro della ricerca scientifica neurologica in Italia, con uno sguardo attento al ruolo del nostro Paese nell’Unione Europea.
"Sarà una grande giornata di dibattito - ha detto Emilia Belfiore - che conferma il crescente posizionamento strategico del Neuromed in un campo così in rapido sviluppo come quello delle neuroscienze.
" "E' un’iniziativa straordinaria – ha detto Edoardo Romoli - che conferma il nostro ruolo come centro di eccellenza per la stretta integrazione tra ricerca clinica e didattica. Un concetto ormai diffuso è quello 'si viene curati meglio dove si fa ricerca' ma con la Notte dei Ricercatori andiamo oltre perché entriamo nel rapporto anche con l’etica della scienza".