Roma, 2 dic. (AdnKronos Salute) - - Meno smart via via che passano gli anni? La colpa potrebbe essere di 'antiche' overdose di televisione. Guardare troppa tv da ragazzi, e magari di conseguenza fare poca attività fisica, è associato a una peggiore funzione cognitiva intorno ai 50 anni. E' quanto emerge da uno studio pubblicato su 'Jama Psychiatry'. Se la passione per la tv è spesso abbinata ai chili di troppo, pochi lavori finora hanno indagato sull'associazione tra movimento in età adulta e le funzioni cognitive più tardi nella vita. Questo ha incuriosito Tina D. Hoang dell'Istituto della California del Nord per la ricerca e l'istruzione al Veterans Affairs Medical Center di San Francisco, e Kristine Yaffe dell'University of California a San Francisco.
Il team ha esaminato le associazioni tra il modo in cui si guarda la televisione, lo sport e la prontezza mentale a 25 anni di distanza. Lo studio, condotto su 3.247 persone (dai 18 ai 30 anni) ha utilizzato un questionario per monitorare le abitudini e lo stile di vita di queste persone per oltre 25 anni. Tanta tv equivaleva a più di 3 ore al giorno, mentre la funzione cognitiva è stata valutata con tre test su velocità di elaborazione, funzione esecutiva e memoria verbale, ripetuti negli anni.
Ebbene, le persone che vedevano tanta tv nell'arco dei 25 anni di studio (353 su 3.247, il 10,9%) avevano più probabilità di incappare in performance cognitive scarse in alcuni test. E anche la scarsa attività fisica durante i 25 anni (528 su 3.247 partecipanti) è stata associata con prestazioni carenti in una delle prove mentali.
In generale, le probabilità di essere meno smart sono risultate quasi due volte superiori per le persone che alle 'maratone' col telecomando abbinavano una scarsa attività fisica (3,3% dei partecipanti). "Abbiamo scoperto che bassi livelli di esercizio e alte dosi di fruizione televisiva da giovani sono associati a performance cognitive peggiori nella mezza età. In particolare, questi comportamenti sono stati abbinati con una più lenta velocità di elaborazione e una peggiore funzione esecutiva, ma non con una ridotta memoria verbale", concludono gli autori.