Milano, 15 gen. (AdnKronos Salute) - Ictus cerebrale: un big killer che non solo si può sconfiggere se trattato in tempo, ma si può anche prevenire nell'80% dei casi. La guerra alla malattia 'entra in politica' grazie all'Intergruppo parlamentare coordinato dall'onorevole Gian Luigi Gigli, neurologo, con il sostegno di Alice Italia Onlus, Associazione per la lotta all'ictus cerebrale. L'obiettivo è portare l'ictus all'attenzione dell'emiciclo, affinché diventi una priorità nel Piano sanitario nazionale. Al contempo Alice rafforza la sua campagna di sensibilizzazione: il 21 gennaio, in piazza Montecitorio, i volontari saranno a disposizione del pubblico dalle 10 alle 18 per offrire informazioni ed esami.
Contemporaneamente, all'interno delle strutture della Camera partirà uno screening dei parlamentari, grazie al supporto dei medici di alcune delle principali strutture universitarie e ospedaliere della Capitale. Ogni anno in Italia si registrano quasi 200 mila nuovi casi di ictus, circa 10 mila dei quali riguardano persone under 54, responsabili del 10-12% di tutte le morti. Ma "oltre a produrre decessi - ricorda Paolo Binelli, presidente di Alice Italia - questa patologia rappresenta la prima causa di invalidità nel nostro Paese". Oggi sono poco meno di 1 milione i connazionali che convivono con gli effetti invalidanti di un precedente ictus. "Numeri impressionanti che da soli rivelano l'enorme impatto in termini clinici, sociali ed economici della malattia", afferma Gigli.
"Con la creazione dell'Intergruppo parlamentare - conclude - intendiamo portare all'attenzione di tutti i nostri colleghi e del ministro della Salute l'importanza di mettere in campo risorse ed energie volte a incoraggiare un processo virtuoso di lotta all'ictus cerebrale, che deve necessariamente passare per un percorso di prevenzione, diagnosi precoce e un equo accesso a trattamenti efficaci e tempestivi su tutto il territorio nazionale".