Salute

Gli scatti di ira possono uccidere (chi ce li ha, non chi li subisce)

Arrabbiarsi a morte fa malissimo. Può addirittura uccidervi - se siete maschi - dice uno studio recente.

Arrabbiarsi da morire: non solo una frase fatta, ma un rischio che possono correre soprattutto gli uomini. Secondo uno studio americano, infatti, chi ha frequenti attacchi d'ira ha maggiori probabilità di scomparire prematuramente. I ricercatori della Iowa State University hanno monitorato 1.307 maschi per un periodo di circa 40 anni, dimostrando che quelli che si arrabbiano più spesso hanno un rischio di morte prematura 1,57 volte maggiore rispetto agli uomini meno iracondi del campione. Sembra dunque che "infiammarsi" facilmente faccia peggio a chi si arrabbia che a chi subisce lo scatto d'ira.

Arrabbiatura facile. Gli scienziati hanno iniziato a raccogliere i dati annualmente tra il 1968 e il 1972, ponendo semplicemente la domanda: "Ti arrabbi facilmente?". Ogni volta che i partecipanti hanno risposto di sì gli studiosi hanno osservato un aumento del rischio di morte, anche dopo aver corretto il peso di variabili come il reddito, la situazione familiare e la propensione al fumo. L'età media degli uomini all'inizio dello studio era di 30 anni e si è osservato che gli effetti dell'arrabbiatura sono a lungo termine: si rischia di morire prematuramente nei successivi 35 anni.

Il lavoro ha sottolineato anche gli aspetti protettivi della personalità, per esempio l'abilità cognitiva e la capacità di raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati. Tuttavia, per gli irascibili non c'è nulla da fare: è stato osservato che i partecipanti allo studio con queste caratteristiche avevano comunque un rischio maggiore di morte precoce.

Incavolati cronici. «Non si tratta semplicemente di perdere le staffe ogni tanto - chiarisce Amelia Karraker, autrice principale del lavoro - È normale avere un pomeriggio "no", o addirittura un anno in cui si è più irascibili. Chi ha un maggior rischio di morire prima è invece costantemente arrabbiato. La nostra domanda non fotografa la collera transitoria, ma una predisposizione a questo stato psichico».

Gli effetti dell'arrabbiatura. Essere continuamente iracondi aumenta il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Uno studio su Circulation, condotto su 3.873 persone, ha dimostrato che rabbia e ostilità negli uomini (ma non nelle donne) aumentano il rischio di fibrillazione atriale. La rabbia, tuttavia, non va nemmeno repressa. Ci sono infatti diversi lavori che provano trattenersi possa aumentare la pressione sanguigna e le malattie di cuore, soprattutto quando le persone pensano di essere state trattate in modo ingiusto.

Secondo gli esperti, esprimere la collera può far bene, a patto che si tratti di episodi occasionali e che si smaltisca in fretta. Karraker precisa che lo studio non prende in considerazione le sfumature dell'ira e che l'unica domanda posta ai partecipanti è oggi stata sostituita da questionari che permettono di avere una panoramica più sofisticata della scala di ira.

19 ottobre 2015 ADNKronos
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us