Roma, 23 feb. (AdnKronos Salute) - La chirurgia estetica conquista il 'Monte di Venere': negli Stati Uniti spopola, soprattutto fra le più giovani, il Monsplasty per ridurre il grasso sul pube femminile. "Prima imperava la moda delle cosce talmente magre da non toccarsi quando si cammina. Ora, con il nuovo anno, è il momento del ritocco intimo. Questo intervento di chirurgia estetica per ridurre il grasso nella zona del pube, più conosciuta come Monte di Venere, impazza negli Stati Uniti - afferma Giulio Basoccu, chirurgo plastico, estetico e ricostruttivo, docente a Tor Vergata e responsabile della Divisione di Chirurgia Plastica dell'Ini, Istituto Neurotraumatologico Italiano - Un tipo di intervento che in Italia facciamo come associato all’addominoplastica soprattutto inferiore".
In genere, infatti, si rende "necessario quando con l'aumento di peso quest'area prende molto volume, o anche in seguito a una gravidanza. Con la perdita di peso successiva si forma in questa zona un rilassamento della pelle e noi andiamo ad eliminare quella in eccesso. Ma l’intervento di Monsplasty in Usa è richiesto soprattutto dalle ragazze, perché la moda quest’anno punta ad avere quella zona intima, visibile anche con il bikini, particolarmente piatta - spiega Basoccu - Oggi le giovani sono in cerca della continua perfezione andando a scovare parti del corpo da sottoporre a trattamenti di chirurgia estetica in maniera estrema e direi anche inopportuna".
Per il chirurgo, "in Italia ci sono richieste di Monsplasty, ma la maggior parte è legata alla necessità di un intervento dopo un accumulo di peso sull’addome per poi coinvolgere anche il pube".
Fenomeni di moda come la richiesta di interventi per ridurre il grasso sul pube "nascono spessissimo sui social, dove la pubblicazione di selfie per mostrarsi al meglio è sempre più diffusa. Ci sono centinaia di forum e blog dove le donne parlano delle loro insicurezze, mostrando foto di presunti inestetismi. Poi c’è chi comincia a proporre una eventuale soluzione per un difetto fisico. E quella soluzione diventa un trend, una moda da seguire. Come in questo caso, preceduto dal 'bikini bridge', la moda che imponeva di avere il basso addome ultrapiatto", dice Basoccu.
"Ritengo questi trend legati all'apparire molto pericolosi: conosco le giovani, le loro insicurezze estetiche e per molte, quelle più fragili, mode del genere possono persino incoraggiare comportamenti alimentari sbagliati, come l’anoressia", avverte il chirurgo.