Roma, 7 apr. (AdnKronos Salute) - Gli italiani abbracciano stili di vita più salutari. E' il passo in avanti registrato dall'Istat nel rapporto 'Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo", edizione 2016. Si sono ridotti, secondo i dati del 2014, i consumatori di alcol a rischio (15,5%), i fumatori (19,5%) e le persone obese (10,2%). A livello territoriale la quota più alta di bevitori si ritrova nel Centro-Nord mentre l’obesità è più diffusa nel Mezzogiorno.
Buone notizie anche per la mortalità per tumori e malattie del sistema circolatorio: è inferiore alla media europea. Nel 2012 i decessi per queste cause sono stati rispettivamente 27 e 34,4 ogni 10 mila abitanti. Al Sud la mortalità per tumori è inferiore alla media nazionale, mentre è più elevata quella per malattie del sistema circolatorio. Il tasso di mortalità infantile, importante indicatore del livello di sviluppo e benessere di un paese, continua a diminuire: nel 2013 in Italia è di 2,9 per mille nati vivi, tra i valori più bassi in Europa.
I tumori e le malattie del sistema circolatorio sono le patologie per cui è più frequente il ricovero ospedaliero - sottolinea l'Istat - tuttavia l'ospedalizzazione è in progressivo calo perché sempre più spesso le persone vengono curate in contesti assistenziali diversi (day hospital o ambulatori). Nel 2013 i ricoveri per le malattie circolatorie e i tumori si confermano più elevati nelle regioni del Centro, rispettivamente 2.044,6 e 1.212,6 per 100 mila abitanti. La spesa sanitaria pubblica italiana rimane inferiore a quella di altri paesi Ue: 2.400 dollari procapite nel 2013 a fronte degli oltre 3.000 spesi in Francia e Germania. La quota privata - conclude il rapporto - è pari al 22,6% del totale, l'1% in meno rispetto a quella tedesca, ma superiore a quella francese.