Roma, 29 gen. (AdnKronos Salute) - L'integratore alimentare è oggi un prodotto per la gestione di esigenze molto articolate e specifici disturbi, e in Italia nell'ultimo anno ha registrato vendite per circa 183 milioni di confezioni. Lo dimostra la prima indagine del Centro Studi FederSalus sulla filiera italiana degli integratori alimentari, che ha coinvolto 108 tra le aziende associate.
Il mercato italiano di integratori alimentari è leader in Europa per dimensioni, crescita e articolazione. Questi prodotti valgono infatti oggi oltre 2,5 miliardi di euro, di cui il 92% venduti in farmacia, e rappresentano la seconda quota di mercato dopo il farmaco etico con una crescita nell'ultimo anno di quasi il 9%, che supera i medicinali di automedicazione. I ricavi industriali superano 1 miliardo di euro, l'occupazione è cresciuta del 51% nell'ultimo anno in controtendenza rispetto alla crisi, il 58% ha aumentato il fatturato estero e complessivamente la quota dell'export è pari al 18,6% del valore della produzione.
Numerose sono le motivazioni d'uso degli integratori, non necessariamente legate a carenze nutrizionali, ma soprattutto allo sviluppo di nuove categorie: ad esempio nell'area cardiovascolare, dei disturbi invernali e dell'affaticamento.
La stretta correlazione tra l'internazionalizzazione delle imprese e la crescita del loro fatturato conferma l'importanza di attività specifiche a sostegno delle Pmi, come Nuce Health World Expo, il nuovo programma di internazionalizzazione in partnership tra FederSalus e Bologna Fiere, un circuito internazionale dedicato alle imprese del settore che desiderano sviluppare una presenza in mercati esteri.
La prima tappa, quella sul territorio nazionale, si terrà il 17 e il 18 marzo a Bologna e la manifestazione, con un format 'Quick, Smart & Business oriented', sarà una 2 giorni di contenuti e opportunità di business che si svolgerà in concomitanza con il calendario italiano e internazionale di Cosmopack. Successivamente proseguirà durante il 2016 nelle altre sedi del circuito (Las Vegas, New York e Hong Kong). Inoltre, grazie a una partnership con Kpmg le aziende associate avranno la possibilità di essere protagoniste di un progetto finalizzato a creare una vision condivisa sui trend chiave del settore degli integratori alimentari, potendo così affrontare in maniera proattiva i nuovi scenari di mercato.
"L'integratore - afferma Marco Fiorani, presidente FederSalus - gioca ormai un ruolo da protagonista in ambito healthcare e l'industria italiana è leader in Europa, ma si muove all'interno di un quadro regolatorio ancora acerbo e poco rappresentativo della realtà della domanda e dell'offerta, che richiede parametri e regole chiare, ma anche coerenti con la natura e la destinazione d'uso dei prodotti. Le evidenze del Centro Studi FederSalus saranno uno strumento molto importante per migliorare la consapevolezza dei decision maker in questa direzione".