Roma, 28 gen. (AdnKronos Salute) - Bambini italiani sempre più 'cicciottelli': il 25% e' in sovrappeso e 1 su 10 e' obeso. Le percentuali variano tra l'8,2% del Nord al 9,3% del Centro fino al 15,2% del Sud. La Regione piu' colpita e' la Campania, dove 1 bambino di terza elementare su 2 e' obeso. La colpa? Anche dei genitori, visto che il 50% non conosce i corretti stili di vita a tavola. Ecco che 1 giovanissimo su 3 mangia quotidianamente snack e il 25% consuma bibite zuccherate o gassate. I dati dell'indagine curata dall'Osservatorio di sociologia e ricerca sociale dell'Universita' Milano Bicocca, che ha raccolto le principali ricerche nazionale e internazionali, sono stati presentati oggi a Roma per il lancio della campagna 'Mangia bene, cresci bene' promossa dal Moige, con il patrocinio della Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) e Amiot, l'associazione medica italiana di omotossicologia, in collaborazione con Guna.
Tra febbraio e maggio, 'Mangia bene, cresci bene' attraverserà il Paese per informare bambini e genitori sui corretti stili di vita. Al progetto prenderanno parte 379 scuole, tra medie e elementari, per un totale di 40 mila studenti e 75mila genitori coinvolti. In ogni istituto, i docenti e i medici Amiot terranno incontri formativi sulla sana alimentazione e distribuiranno kit didattici a ragazzini e genitori. Per gli studenti c'e' anche un concorso a premio: le illustrazioni più significative saranno affisse nelle farmacie e gli studi medici aderenti e daranno vita ad un calendario info-educativo dell'iniziativa, distribuito nelle scuole che hanno partecipato.
"Questo e' l'anno dell'Expo a Milano - afferma Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige nel suo intervento - in Italia abbiamo cultura alimentare straordinaria, con tante varietà e verdure di stagione. Ma le conosciamo? Ecco - prosegue - scendiamo in campo contro l'obesità infantile, in Italia la prevalenza di bambini in sovrappeso supera di circa 3 punti percentuali la media Ue, con un tasso di crescita annua dello 0,5-1% pari a quello degli Usa. Occorre fornire un'alternativa ai ragazzi per contrastare la sedentarietà, lo sport ad esempio, ma anche gli strumenti per conoscere e condividere le scelte sane: dunque mangiare bene per vivere meglio".
Secondo Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), il quadro presentato dall'indagine curata dall'Osservatorio di sociologia e ricerca sociale dell'Universita' Milano Bicocca non deve indurre in un pessimismo assoluto sui chi vincerà la battaglia contro l'obesità infantile: "Sembra che nei pre-adolescenti ci sia un inizio di calo del sovrappeso - avverte - questo non deve far calare l'attenzione sul fenomeno dell'obesità in Italia che rimane purtroppo ancora alto.
Possiamo farcela con un'alleanza forte con le famiglie e un approccio multiprofessionale con gli specialisti e le istituzioni. Per arrivare a combattere obesità serve la prevenzione primaria, ma - chiosa - le bevande zuccherate fin dalla nascita vanno ridotte al massimo o abolite".
"Se pensiamo come i ragazzi italiani in passato erano portati ad esempio di una generazione in salute grazie alla dieta mediterranea - osserva Alessandro Pizzoccaro, presidente Guna S.p.a - oggi invece incredibilmente abbiamo tra i bambini un problema di obesità tra i maggiori a livello Ue. Noi abbiamo voluto dare il nostro contributo a sensibilizzare i ragazzi e i genitori per cambiare questo trend, pericoloso anche per i futuri uomini e donne di domani". Anche l'Amiot, l'Associazione medica italiana di omotossicologia, è scesa in campo insieme al Moige per la campagna 'Magia bene, cresci bene' per invertire la rotta del fenomeno: "Agire sui più piccoli attraverso la prima medicina, il cibo - ricorda Cesare Fanti, presidente Amiot - è il passaggio fondamentale per la salute delle future generazioni".