Roma, 11 mag. (AdnKronos Salute) - Un fiume d'inchiostro da tutto il mondo per avere consigli e rimedi contro chili di troppo, disturbi intestinali e malattie comuni, da quello che nel Settecento era considerato un vero guru della medicina. Anche nel passato, come accade oggi con internet o con le riviste, le persone si rivolgevano agli specialisti più in voga per curarsi e perdere peso. William Cullen, medico scozzese ma anche chimico e agricoltore, tra il 1750 e il 1790 era considerato nel mondo anglosassone un vero esperto: era uno dei più importanti docenti dell'Edinburgh Medica School, una delle 'culle' della medicina britannica.
Certo non era l'unico medico del XVIII secolo a sottoporsi a 'consulti' via posta - pagati in genere due ghinee alla volta (l'equivalente di 250 sterline di oggi, calcola la stampa britannica), con prezzi di favore per i pazienti più poveri e i rappresentanti del clero - ma secondo gli studiosi Cullan ha lasciato un vero record di missive: ben 5 mila lettere, ora raccolte in una collezione alla Sibbald Library di Edimburgo, testimoniano le consulenze epistolari e i trattamenti 'ad hoc' prescritti dal medico. Da oggi - riporta 'The Independent' - una parte dell'archivio digitalizzato sarà disponibile online per la consultazione. La corrispondenza copre il periodo che va dal 1755 al 1790, e un vasto range di malanni e problemi di salute.
In una missiva Jane Webster, in forte sovrappeso e con una tosse persistente, chiede a Cullen una consulenza scritta. La risposta del medico evidenzia subito la necessità di perdere peso con una grande quantità di esercizio fisico. Il medico prescrive lunghe passeggiate anche in inverno, bagni freddi in tutte le stagioni e la riduzione degli alimenti di origine animale: da assumere solo una volta al giorno e in modo molto moderato, calmando la fame con spuntini leggeri "soprattutto a base di verdure". Esercizio e dieta vanno continuati fino a perdere peso e arrivare al livello indicato dal medico come ideale per una donna di taglia media. Cullen mette in guarda la sua paziente anche dal pericolo di riprendere il peso perso, l'odioso e ormai noto effetto yo-yo.
In altre lettere ci sono richieste che arrivano dal South Carolina: un possidente scozzese chiede come lenire le crisi epilettiche di uno schiavo, e un altro paziente chiede aiuto per eliminare i fastidi intestinali causati da un eccessivo consumo di cetrioli. C'è anche una principessa russa che si rivolge al medico per curare la gotta.
Cullen si svegliava ogni giorno alle 6.45 per scrivere le sue prescrizioni e inviarle ai suoli pazienti 'a distanza' il prima possibile. Le sue tariffe non erano certo a buon mercato, ma il medico offriva prezzi scontati alle vedove, agli studenti e ai religiosi.
Dai rapporti epistolati con i suoi pazienti, emerge la figura di un medico tutto sommato piuttosto moderno, in grado di capire l'importanza di un corretto stile di vita per il benessere dell'organismo. Secondo Cullen l'alimentazione, l'esercizio fisico e persino lo stress avevano un'influenza enorme sulla qualità della vita. Nelle sue prescrizioni, che risolvevano anche problemi di natura psicologica, non mancavano i rimedi tradizionali dell'epoca, come i bagni nell'acqua gelata, le purghe, il vomito indotto, i ben noti salassi e le applicazioni di sanguisughe. Ma la storia della medicina ha ormai riconosciuto a Cullen un ruolo di specialista moderno e innovatore per la sua epoca.