Roma, 1 giu. (AdnKronos Salute) - Sempre più miopi i giovani europei. La metà delle persone tra 25 e 29 anni, nel Vecchio Continente, ha problemi di diottrie secondo un recente studio pubblicato su 'Ophtalmology', con un trend in netto peggioramento: nella popolazione generale è miope una persona su 4. Il fenomeno era già stato evidenziato in Asia, dove è anche più marcato, con 8 giovani su 10 miopi.
La ricerca ha preso in esame i dati di 15 studi che hanno coinvolto 60.000 mila persone, e ha evidenziato che da una generazione all'altra i casi di miopia sono più frequenti. Un aumento le cui cause non sono chiarissime ma, secondo i ricercatori, vanno cercate soprattutto nel cambiamento degli stili di vita. Un forte legame, infatti, è confermato con il livello degli studi: le persone che hanno interrotto la formazione scolastica prima dei 16 anni hanno due volte meno rischi di diventare miopi. E non perché lo studio faccia male alla vista, ma perché favorisce una serie di comportamenti dannosi come stare troppo tempo in casa, riducendo l'esposizione alla luce naturale, o leggere troppo da vicino.
Nel corso delle generazioni è aumentato il numero di europei che continua a studiare dopo i 16 anni: erano solo il 12% tra i nati del 1920, contro il 33% dei nati nel 1960. Anche l'uso degli schermi e delle tecnologie - seppure non riguardi i partecipanti a questo studio - è un fattore di rischio e probabilmente inciderà per le generazioni future, quelle che cominciano precocemente a utilizzarli.
Katie Williams, coordinatrice dello studio e docente del Department of Ophthalmology del King’s College di Londra, sottolinea che l'aumento dei casi di miopia rappresenta un problema di sanità pubblica considerando che anche i disturbi oculari legati a questo disturbo rischiano di moltiplicarsi: dal glaucoma alla cataratta fino alla degenerazione della retina.