Milano, 25 feb. (AdnKronos Salute) - La marijuana? Più sicura di quanto si pensasse, mentre i rischi dell'alcol verrebbero sistematicamente sottovalutati. A quanto pare anche rispetto al fumo. E' la conclusione a cui approda uno studio internazionale pubblicato su 'Scientific Reports', un sussidiario del gruppo editoriale di 'Nature'. Il team di ricercatori che lo firma ha esaminato il rischio di morte associato a varie sostanze di uso comune, prima mettendo a confronto una stima del tipico consumo da parte dell'uomo con una dose letale, quindi tenendo conto della percentuale di persone che su larga scala assumono i prodotti esaminati. Risultato: l'alcol si è rivelato come la sostanza di gran lunga più letale. Al confronto la cannabis è 114 volte meno mortale.
A livello di popolazione, l'alcol è l'unico a figurare nella categoria ad 'alto rischio'. Il tabacco finisce in una posizione ben più bassa della classifica, e la cannabis è l'unica sostanza a trovarsi nella fascia di 'rischio di mortalità basso'. Gli esperti fanno notare che comunemente il rischio di quest'ultima, in particolare, è stato sovrastimato, mentre i pericoli dell'alcol sono stati sottostimati. Ma precisano anche che lo studio non dovrebbe essere interpretato nel senso che un moderato consumo di alcol è più rischioso dell'uso regolare di eroina.
"Molti dei danni collegati all'uso di droghe sono pesantemente influenzati dalle condizioni ambientali di utilizzo, e questo rischio aggiuntivo non è incluso in una classificazione delle sostanze basata sulla tossicologia". Tuttavia per gli scienziati gran parte dei governi ha individuato priorità non corrette in tema di politiche sulle droghe. E i risultati sulla cannabis "suggeriscono un rigoroso approccio regolatorio 'legale', piuttosto che il corrente basato sul divieto".