Roma, 12 feb. (AdnKronos Salute) - L'eccesso di pulizia delle mani di medici e infermieri è la causa numero uno dell'aumento (+4,5%) della dermatite da contatto tra gli operatori sanitari negli ultimi 16 anni. A stabilirlo è uno studio dell'Università di Mancherster (Gb) pubblicato su 'British Journal of Dermatology'. La causa di questa impennata è la maggior sensibilità degli operatori sanitari nei confronti delle infezioni ospedaliere causate dall'Mrsa o Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. I medici e gli infermieri sono più attenti all'igienizzazione delle mani, necessaria per contrastare la diffusione di questo ceppo di batteri all'interno degli ospedali, ma l'uso prolungato di saponi o alcol ha come conseguenza l'insorgenza della dermatite.
I ricercatori hanno spulciato il database nazionale usato dal 60% dei dermatologi inglesi, dove sono segnalati i problemi alla pelle legati alla tipologia di lavoro raccolti tra il 1996 e il 2012. Ebbene, su 7.138 casi di dermatite da contatto irritante, 1.796 riguardavano operatori sanitari. Quando i numeri sono stati suddivisi anno per anno è emerso che tra il 1996 e il 2012 per i medici e gli infermieri si è verificato un aumento del 4,5% di casi. "Le campagne per ridurre le infezioni da Mrsa hanno avuto molto successo e molte vite sono state salvate - osserva Jill Stocks, autore dello studio - Tuttavia abbiamo bisogno di fare tutto il possibile per evitare la diffusione delle irritazione alla pelle tra questi lavoratori della sanità, che sono in prima linea".