Milano, 28 apr. (AdnKronos Salute) - L'epidemia di obesità contagia la Cina, con un boom di chili di troppo fra i più giovani: nel 2014 risultavano obesi il 17% dei ragazzi e il 9% delle ragazze under 19, contro l'1% di maschi e femmine nel 1985. Il dato emerge da uno studio durato 29 anni, che ha coinvolto circa 28 mila studenti fra i 7 e i 18 anni nella provincia rurale dello Shandong. I risultati, pubblicati sull''European Journal of Preventive Cardiology', descrivono "la peggiore esplosione di obesità che ho mai visto tra i bambini e gli adolescenti", dichiara all'Afp Joep Perk della Società europea di cardiologia, secondo quanto riporta la Bbc online.
Sotto accusa c'è la globalizzazione degli stili di vita: i cambiamenti socio-economici vissuti dal Paese del Dragone hanno 'occidentalizzato' le abitudini delle nuove generazioni, allargandone il girovita. Da un lato i giovani cinesi assumono più calorie e sono passati a una dieta "ad alto contenuto di grassi ed energia, con poche fibre", dall'altro si muovono di meno. Insieme all'obesità conclamata, cresce anche il sovrappeso: se nel 1985 interessava lo 0,7% dei ragazzi e l'1,5% delle ragazze, le percentuali sono salite nel 2014 al 16,4% e al 14%.
Per la diagnosi di sovrappeso e obesità i ricercatori hanno utilizzato valori di Bmi (indice di massa corporea) più severi rispetto a quelli tradizionalmente usati dall'Organizzazione mondiale della sanità: 24-27,9 per il sovrappeso (contro il range di 25-29,9 indicato dall'Oms), oltre 28 per l'obesità (che per l'Oms scatta sopra 30). Per arginare il fenomeno e fermare l'ago della bilancia, gli studiosi raccomandano "strategie globali di intervento che dovrebbero includere controlli periodici ed educazione sugli stili di vita sani".