Roma, 28 ott. (AdnKronos Salute) - Molti ipertesi lo sospettavano già, ma ora arriva la conferma di uno studio scientifico: i dispositivi domestici per il controllo della pressione possono essere imprecisi, con risultati poco accurati nel 5-15% dei pazienti. E' quanto emerge da uno studio che sarà presentato alla Asn Kidney Week 2014, in programma a Philadelphia a novembre.
Le principali linee guida raccomandano il monitoraggio domestico della pressione sanguigna per 'correggere' diagnosi e trattamento dell'ipertensione. E molti pazienti si sono attrezzati. Tuttavia si sa ancora poco circa l'accuratezza dei monitor utilizzati in casa per i controlli 'fai da te'. I ricercatori guidati da Swapnil Hiremath dell'Ottawa Hospital e dell'Università di Ottawa (Canada) hanno confrontato le misurazioni ottenute con dispositivi domestici con quelle rilevate da sfigmomanometri a mercurio professionali - quelli che vengono utilizzati negli studi medici - in 210 pazienti.
I ricercatori hanno scoperto così che 63 letture della pressione sanguigna sistolica su 210 ottenute con gli apparecchi 'di casa' erano diverse, ovvero 5mm Hg maggiori, e 16 (8%) erano maggiori di 10 mm Hg, rispetto alla misurazione della pressione ottenuta con gli apparecchi professionali. Per la pressione diastolica, queste proporzioni erano rispettivamente del 32% (67/210) e del 9% (18/210). Insomma, "gli apparecchi per misurare a casa la pressione arteriosa possono essere imprecisi nel 5-15% dei pazienti", ha detto Hiremath. "Raccomandiamo dunque a tutti i pazienti che possiedono dispositivi domestici, di farli validare dai propri sanitari almeno una volta".