Roma, 14 apr. (AdnKronos Salute) - Con la bella stagione e' difficile rinunciare al sole, ma spesso ci si espone senza le giuste cautele e troppo a lungo. "Ecco che aumenta il rischio di scottature ed eritemi che possono danneggiare in modo permanente la pelle e la cute e causare alterazioni precancerose, l'insorgenza prematura di rughe e altri segni d'invecchiamento cutaneo. Fino al melanoma maligno, principale causa di morte legata ai raggi Uv". Ad affermarlo e' Leonardo Celleno, presidente dell'Associazione italiana dermatologia e cosmetologia (Aideco) che ha presentato oggi a Roma la campagna 'Sole Sicuro' indirizzata alle scuole medie inferiori del Lazio.
Un cartone animato spiegherà i rischi e i benefici dei raggi solari ai ragazzi, mostrando l'importanza di scegliere la giusta protezione per ciascun tipo di pelle. Se i giovani cresceranno consapevoli dei rischi che la fotoesposizione comporta - suggeriscono gli esperti - questo si tradurrà anche in una minore incidenza nell'eta' adulta di tumori. "L'incidenza del melanoma negli ultimi 30 anni e' quintuplicata - osserva Celleno - In Italia ci sono circa 2 mila nuovi casi di melanoma ogni anno. Mentre sono 100 mila gli italiani che ogni anno sono colpiti dal tumore epiteliale in una regione fotoesposta, meno aggressivo del melanoma ma comunque da non sottovalutare".
"Fino a pochi decenni fa non c'era la cultura dell'esposizione al sole - spiega Alessandra Vasselli, cosmetologa e componente Consiglio direttivo dell'Aideco - con il boom economico degli anni '60 c'e' stata un'inversione di tendenza, con un'esposizione selvaggia al sole senza sapere quali fossero i rischi. Gli studi più recenti spesso mettono in correlazione il numero di nei presenti nell'adulto con le fotoesposizioni dannose a cui l'individuo e' stato sottoposto in eta' giovanile - aggiunge l'esperta - e quindi anche una maggiore incidenza del melanoma e' correlabile con un maggiore numero di nei".
La campagna 'Sole Sicuro' promossa dall'Aideco e supportata dall'azienda Omia, e' patrocinata da Roma Capitale in collaborazione con l'Ufficio scolastico Regionale del Lazio e il Miur. Il cartone animato sarà disponibile nelle scuole da maggio. "I bambini devo essere i primi ad imparare come proteggersi, quando e come mettere la crema solare, a che tipo di fototipo si appartiene - sottolinea Vasselli - il video e la campagna e' volta dunque a stimolare comportamenti equilibrati per una corretta esposizione al sole".
"Oggi non esistono protezioni solari che fanno da scudo e schermano al 100% dai raggi Uv ma abbiamo prodotti altamente performanti - ricorda Vasselli - per questo soprattutto nei bambini la protezione va applicata sempre e senza lesinare, perché se il piccolo si muove e fa il bagno può perderla.
Sotto i due anni - conclude la specialista - i bimbi non devono essere esposti al sole diretto, vanno portati al mare con i vestiti e il cappellino e dovrebbero stare sotto l'ombrellone".