Roma, 24 giu. (AdnKronos Salute) - La pioggia nel weekend, il traffico per tornare a casa, gli appuntamenti in agenda che si accavallano costantemente. Noia, routine, piccole insoddisfazioni rendono grigie le giornate. Per circa 9 italiani su 10 è diventata una necessità sciogliere le tensioni accumulate con uno 'strappo' alla quotidianità. I benefici di questi stop al peso della routine quotidiana vengono sottolineati dallo psichiatra Michele Cucchi, che raccomanda almeno due 'strappi' al giorno. Tra i momenti più attesi per un break: l'aperitivo, per oltre 7 italiani su 10, una vacanza (69%) e poter spegnere il cellulare (54%).
E' quanto emerge da un sondaggio (promosso da Sanbittèr), realizzato in occasione dello 'Strappo Day', la giornata per dire basta alla noia della quotidianità con l’hashtag dedicato #daiunostrappo, attraverso un monitoraggio online mediante metodologia Woa (Web Opinion Analysis) sui social network – Facebook, Twitter, YouTube – coinvolgendo circa 1500 italiani tra i 18 e i 60 anni. Oggi circa 100 persone giunte da tutta Italia si sono radunate al centro di Piazza Duomo a Milano per un flash mob al grido di #daiunostrappo.
"Riuscire a staccare nella vita quotidiana è fondamentale ed è importante imparare a prendersi anche solo 5 minuti - spiega Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano - Quella di non essere padroni del proprio tempo è solo una sensazione, che ha però una valenza psicologica molto forte. Almeno un paio di volte al giorno bisogna lasciare che la mente vaghi libera su cose piacevoli. Attenzione solo a non farsi prendere dalla rimuginazione, da esorcizzare cambiando ambiente, passeggiando, stando con gli amici".
A livello anagrafico invece è la fascia dei giovani adulti (25-40) quella che si concede più evasioni dalla quotidianità, con una percentuale del 56% che se ne regala più di 3 la settimana, seguita dai giovanissimi (18-45) con il 31% e dagli adulti (41-60) con il 15%.
La regione invece dove le persone staccano più frequentemente dalla routine è la Sicilia, con un 45% di cittadini che superano le 3 evasioni la settimana, seguita dalla Campania (41%), dal Lazio (39%), dalla Lombardia (35%) e dal Veneto (32%).