Roma, 11 nov. (AdnKronos Salute) - Sono 3,7 mln gli italiani con una diagnosi di diabete e oltre 1 mln quelli che non sanno di averlo. In totale quindi la malattia metabolica colpisce 5 mln di connazionali: 1 su 12. "Non c'e' ancora nel Paese una piena consapevolezza della gravita' del diabete: l'eta' media del malato e' di 67 anni, ma 1 su 4 e ancora in eta' lavorativa o va a scuola. E per queste persone ci sono ancora grossi problemi di gestione della patologia". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute e' Enzo Bonora, presidente della Societa' italiana di diabetologia (Sid), tra i relatori al Senato del convegno 'Healthy Living and Diabetes' promosso dall'Osservatorio Sanita' e Salute. Il 14 novembre si celebra infatti la Giornata mondiale del diabete.
"Spesso nelle scuole i ragazzi diabetici hanno ancora difficoltà quando si tratta di fare la terapia insulinica - aggiunge Bonora - Stesso problema deve affrontare il paziente che lavora. Ogni diabetico nella sua vita dovrà prendere decisioni o penserà alla malattia dalle 100 alle 500 mila volte". L'eta' della diagnosi e' tra i 50 e i 55 anni e "oggi l'aspettativa di vita e' molto alta anche grazie alle terapie che negli anni sono state messe a disposizione dei pazienti", sottolinea l'endocrinologo.
Alla fine del 2012 e' stato varato il Piano nazionale diabete, "che sarebbe operativo - avverte Bonora - ma la sua applicazione e' ancora a 'macchia di leopardo'. La gestione integrata, alla base del modello italiano, con al centro il paziente, non e' ancora definitiva su tutto il territorio". Secondo Cesare Cursi, presidente dell'Osservatorio Sanita' e Salute, "diagnosi tempestiva e terapie di qualità riducono le complicanze, uno degli strumenti per battere il diabete e' la prevenzione e per farlo - chiosa Cursi - non si possono tagliare i fondi al Ssn come alcuni vorrebbero fare".