Roma, 5 nov. (AdnKronos Salute) - Una notte in bianco equivale a 6 mesi di una dieta ricca di grassi, quanto a rischi di sensibilità all'insulina e quindi aumento del pericolo di diabete. Lo dimostra uno studio di Josiane Broussard e colleghi del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, che ha utilizzato un modello animale, in particolare dei cani, per esaminare le ripercussioni della privazione del sonno e di un'alimentazione non sana su questo indicatore di salute. I risultati saranno presentati nel corso del meeting annuale della Obesity Society in corso nella capitale della California.
Quando il corpo diventa meno sensibile all'insulina, si ha la necessità di produrne di più per mantenere la glicemia stabile. Ciò può portare al diabete di tipo 2, una malattia in cui la risposta all'insulina del corpo non funziona correttamente e c'è troppo zucchero nel sangue. Come noto, il diabete è associato a una serie di gravi complicanze, incluse le malattie cardiache.
Per condurre lo studio, i ricercatori hanno utilizzato un test di tolleranza al glucosio per misurare la sensibilità all'insulina in 8 cani che avevano avuto una notte senza riposo, e hanno confrontato i risultati con gli animali che avevano dormito normalmente. I cani sono stati poi nutriti con una dieta ricca di grassi per 6 mesi, e a quel punto sono stati testati di nuovo. Prima della dieta ricca di grassi, una notte di privazione di sonno riduceva la sensibilità all'insulina del 33%: un calo simile a quello causato da 6 mesi di dieta ricca di grassi (21%).
"Il nostro studio suggerisce che una notte di deprivazione totale di sonno può essere dannosa per la sensibilità all'insulina tanto quanto un periodo di dieta ricca di grassi. E dimostra l'importanza di un sonno adeguato per mantenere equilibrati i livelli di zucchero nel sangue, riducendo il rischio di malattie metaboliche come obesità e diabete", dice Broussard.