Dall'inizio della pandemia molte volte si è posto l'accento sui possibili eventi di superdiffusione del coronavirus. Ma il rischio di ammalarsi di covid esiste anche nelle più sobrie interazioni tra singoli individui: come tutelarsi da un possibile contagio, se per esempio dobbiamo condividere l'auto con un'altra persona? La cattiva notizia è che in 20 minuti di viaggio, nell'abitacolo si scambiano molti più aerosol rispetto a quanto accade in altri più ampi luoghi chiusi. Quella buona è che, con un paio di accorgimenti, si può ridurre drasticamente il rischio di contagio, come dimostra uno studio da poco pubblicato su Science Advances.
In viaggio. Un gruppo di scienziati della Brown University (USA) ha usato simulazioni computerizzate per capire come le particelle esalate col respiro (aerosol) si spostino all'interno di un'auto (come tipica vettura a 4-5 posti è stata scelta una Toyota Prius lanciata a 80 km orari). Il team si è immaginato un abitacolo occupato da due persone, un autista sistemato davanti a sinistra e un passeggero seduto dietro a destra, una configurazione spesso osservata nei taxi e nelle auto private in questi tempi di distanziamento sociale.
Uno scambio da evitare. Anche se entrambi gli occupanti indossano la mascherina, una parte delle particelle emesse con l'espirazione si accumula gradualmente all'interno dell'auto. Le prime analisi hanno mostrato che il modo in cui l'aria si muove all'esterno della vettura crea condizioni di pressione che fanno sì che, all'interno dell'abitacolo, la circolazione gassosa avvenga dalla parte posteriore a quella anteriore. A questo punto, si è cercato di capire quale effetto avessero, sul movimento degli aerosol esalati, diverse combinazioni di finestrini abbassati. Nello scenario peggiore, quello con tutti i finestrini chiusi, si è visto che circa l'8-10% delle particelle emesse da un occupante potevano raggiungere anche l'altro.
Una ventata d'aria fresca. Quando però sono stati lasciati tutti i finestrini completamente aperti, soltanto una piccola percentuale di aerosol - tra lo 0,2 e il 2% - finiva per essere condivisa. Le simulazioni confermano quanto presente in tutte le linee guida di prevenzione: favorire la ventilazione riduce in modo importante le occasioni di contagio. Non sempre però, soprattutto in inverno, è possibile viaggiare nel pieno delle correnti d'aria. Come comportarsi allora, se tenere tutto abbassato non è fattibile?
Divisorio invisibile. Tenere abbassato il finestrino accanto a sé è meglio di niente, ma più efficace ancora è che ogni passeggero apra il finestrino opposto a dove si trova (nel caso dello scenario immaginato, quello anteriore destro e quello posteriore sinistro).
In questo modo la corrente che si forma nella diagonale immaginaria all'interno del veicolo forma una sorta di barriera tra i due passeggeri, con forti venti che aiutano a rimuovere le particelle emesse.
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