Roma, 20 apr. (AdnKronos Salute) - Un orecchio stampato in 3D con una sostanza a base di idrogel al cui interno è posta un'antenna formata da nanoparticelle. Il dispositivo è solo uno dei molti esempi della crescente versatilità - riporta la rivista 'Nature' - del settore della stampa in 3D di organi e materiali artificiali biologici destinati nel prossimo futuro a sostituire, come 'pezzi di ricambio', anche parti del corpo umano.
L'orecchio è un prototipo sviluppato dai ricercatori dell'Università di Princeton e della John Hopkins University di Baltimora e presentato alla 'Inside 3D Printing conference' svoltasi a New York. Questo settore negli Usa - secondo Terry Wohlers, presidente della Wohlers Associates, una società di consulenza d'affari - ha prodotto un giro d'affari di 537mln di dollari, circa il 30% in più rispetto all'anno precedente.